Arrivano ottime notizie da Seui, dove i “nonnini” della comunità  alloggio San Lorenzo hanno vinto la propria battaglia contro il Covid-19.

Dopo l’apprensione delle scorse settimane per un focolaio di coronavirus, scoppiato all’interno della struttura socio sanitaria che ospita ventidue persone – per la gran parte ultranovantenni -, tutti i contagiati risultano negativizzati.

Un risultato ottenuto grazie alla professionalità degli operatori della “Cooperativa Prestige” – gestore della residenza -, coordinati egregiamente dalla dott.ssa  Ilenia Loche – direttrice della comunità alloggio – e dalla collaborazione degli ospiti stessi.

Fondamentale la pianificazione puntuale dei cicli vaccinali per contrastare il virus fatta in passato, l’attività preventiva nell’individuare subito il focolaio – con i tamponi antigenici eseguiti periodicamente nella comunità alloggio – e la capacità di affrontare le situazioni di emergenza.

Operatrici della struttura a lavoro durante le scorse settimane.

Infatti, oltre ai venti ospiti positivi al virus sono risultati contagiati diversi operatori, ma nonostante questo, il personale sanitario rimasto immune ha lavorato alacremente mantenendo la solita qualità ed efficienza del servizio garantito nella struttura.

Da sottolineare che tutti gli ospiti in questo periodo, hanno sempre avuto  ottimi parametri di riferimento dello stato di salute. Emblematico a tal proposito, il caso di “tzia” Elvira Aresu, la decana della struttura con i suoi 102 anni – nata il 6 novembre 1919 -. La “nonnina” seuese ha avuto sempre una percentuale di saturazione pari a 100 e una frequenza cardiaca simile a quella di uno sportivo. Alla notizia della negativizzazione al virus, l’ultracentenaria ha voluto brindare con tutto il personale che affettuosamente si prende cura di lei.

Tzia Elvira, brinda con un’operatrice socio sanitaria alla notizia della negativizzazione al Covid-19.

Tutti i soci della “Cooperativa Prestige” presieduta da Carmine Magnolia, ringraziano la dott.ssa Loche, l’Igiene Pubblica e l’USCA dell’ASSL Ogliastra per il prezioso lavoro svolto durante queste settimane e informano che la struttura è stata riaperta al pubblico per consentire la visita agli ospiti.

Interno della comunità alloggio San Lorenzo.

Restituire alle persone con disabilità la possibilità di vivere la propria città senza barriere. È questo l’obiettivo di Whable, piattaforma ideata da Marco Altea, 46 anni, che convive da oltre venticinque anni con la sclerosi multipla e da circa tre si muove in sedia a rotelle.

L’idea è nata da un’esperienza personale: dopo la pandemia, Marco si è trovato davanti a marciapiedi impraticabili, gradini all’ingresso dei locali, bagni inaccessibili e parcheggi spesso occupati. È in quel momento che ha compreso come la disabilità non sia solo una condizione fisica, ma anche il risultato di un ambiente che non accoglie.

Da questa consapevolezza è nato Whable, inizialmente pensato come una lista di locali e parcheggi accessibili, poi evoluto in una piattaforma integrata che punta a creare una vera comunità. Non si tratta solo di segnalare luoghi accessibili, ma di favorire la partecipazione sociale e la condivisione di esperienze, abbattendo tre barriere principali: quella informativa, quella fisica e quella relazionale.

La piattaforma offre una mappa dei luoghi accessibili, aggiornata direttamente dalle persone con disabilità, i cosiddetti “Whablers”, garantendo informazioni affidabili e verificate sul campo. I locali vengono premiati con i bollini Whable, assegnati da chi li ha visitati e testati, certificandone la reale accessibilità. Oltre alla mappa, la piattaforma include “Angels on Demand”, un servizio per prenotare accompagnatori qualificati, e una community interattiva, dove condividere esperienze, suggerimenti e momenti di vita sociale, creando relazioni e riducendo l’isolamento.

Attualmente Whable è in fase di sviluppo e funziona come Web App, accessibile senza download per garantire facilità di utilizzo. Il lancio ufficiale della piattaforma è previsto per la Primavera 2026, quando sarà completa e ricca di contenuti pensati per un’esperienza utente completa e inclusiva.

In vista del lancio, Marco ha aperto una fase di Beta Test: «Non vogliamo costruire il servizio per le persone con disabilità, ma con loro», sottolinea. Si cercano persone con disabilità motoria e utilizzatori di sedia a rotelle interessati a testare la piattaforma in anteprima, mappare i primi luoghi e fornire feedback. L’obiettivo è creare un progetto partecipativo, dove la community contribuisce attivamente a rendere Whable più utile, inclusiva e vicina alle reali esigenze degli utenti.

Whable è quindi molto più di una piattaforma: è uno spazio condiviso, creato da persone con disabilità per persone con disabilità, dove le informazioni sono affidabili, le esperienze vengono raccontate e le relazioni costruite. Un progetto che dimostra come l’inclusione passi anche dalla collaborazione, dalla condivisione e dal coinvolgimento diretto della comunità.

Contatti
Marco Altea – Fondatore & CEO
Email: [email protected]
Sito Web: www.whable.it

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