Il Banco di Sardegna chiude 17 filiali: il Consiglio Regionale si schiera con sindaci e Comunità
L'ordine del giorno approvato prevede di avviare di concerto con i Sindaci, con le organizzazioni sindacali e l’associazione degli Enti Locali le più opportune interlocuzioni con il Banco di Sardegna per favorire un ripensamento rispetto le annunciate chiusure.
Il Consiglio Regionale della Sardegna si schiera a sostegno della battaglia dei sindaci e delle comunità sarde che a breve vedranno chiudere per sempre lo storico sportello del Banco di Sardegna del paese.
Le chiusure “imminenti” riguardano 20 filiali, di cui già note: Nughedu San Nicolò, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Turri, Siddi, Gesico e Guamaggiore.
“Ancora una volta il cinico piano industriale della BPER si prende gioco delle piccole comunità sarde” dichiara Fausto Piga, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e tra i promotori dell’ordine del giorno unitario e trasversale approvato dal Consiglio Regionale per dare supporto alle legittime rivendicazioni dei Sindaci e delle loro comunità.
“Siamo consapevoli che in un libero mercato, la politica non possa interferire nelle strategie organizzative di aziende private, ma è davvero curioso assistere ancora una volta a chiusure dove di fatto le filiali sono in attivo e generano utili all’azienda” prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia “ Tra l’altro si tratta di nuove chiusure che si aggiungono a quelle già numerose degli anni scorsi, un’azione che impoverisce di servizi essenziali i piccoli centri e complica la vita alle persone, basti pensare le difficoltà della popolazione più anziana con le nuove tecnologie, le criticità strutturali della connessione internet e ai disagi di trasporto per spostarsi da un comune all’altro”
L’ordine del giorno approvato prevede di avviare di concerto con i Sindaci, con le organizzazioni sindacali e l’associazione degli Enti Locali le più opportune interlocuzioni con il Banco di Sardegna per favorire un ripensamento rispetto le annunciate chiusure.
© RIPRODUZIONE RISERVATA