L'”8 marzo sardo”: a Montevecchio 11 donne morirono nel crollo di un dormitorio

L'”8 marzo sardo”: a Montevecchio 11 donne morirono nel crollo di un dormitorio

Dieci ore di faticosissimo lavoro, trascorse a spaccare pietre e selezionare il materiale, sotto il severissimo controllo dei caporali. Per chi non lavorava sodo o si perdeva in chiacchiere la pena era la rinuncia alla paga giornaliera. Una paga ben misera e nettamente inferiore rispetto a quella di un uomo, per un lavoro comunque faticosissimo e svolto spesso all’aperto, esposte alle intemperie o al massimo in baracche di fortuna.

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Sub travolto da un gommone a Quartu Sant’Elena: ricoverato in codice rosso, rischia l’amputazione del piede



Dopo l’impatto, lo stesso equipaggio ha recuperato l’uomo e lo ha trasportato a riva. A causa della gravità delle ferite, potrebbe essere necessario amputare un piede.

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