Laura Aramu, la grinta dei 16 anni e la musica nel cuore: “Andare a Sanremo in futuro? Sarebbe un sogno”

Sedici anni e grinta da vendere. Chiacchierata con Laura Aramu, giovane promessa cagliaritana della musica. Voce rock e viso angelico, un connubio perfetto. La mattina fra i banchi del liceo linguistico "Grazia Deledda", la sera le esibizioni in ogni dove. In mezzo, poi, le passioni di un'adolescente come tante altre. "Da adulta mi vedo realizzata nella musica, la mia essenza. Ci credo tanto".
Il rock e la sua voce un poco aggressiva quasi “cozzano” col suo bel viso angelico. Nel suo cuore c’è l’amore per la musica, fra i tanti sogni di un’adolescente cagliaritana come altre. Laura Aramu ha sedici anni ed è già una giovane promessa canora. Esibizioni in ogni dove, il Cantagiro conquistato quattro anni fa, a soli 12 anni, e ora il primo brano pubblicato, “Poker”, scritto interamente da lei e prodotto da Alessandro Orrù. Davvero niente male, la sera dopo gli spettacoli, la mattina dopo siede ai banchi del liceo linguistico, vedendo germogliare giorno per giorno i suoi obiettivi.
Una ragazza speciale? Guai a dirlo. Laura si sente un’adolescente come tutte le altre, conciliando perfettamente musica e studio. E talvolta, traendone pure qualche vantaggio, soprattutto con le lingue straniere. “Mi sento molto tranquilla. Coltivo questa passione da quando avevo cinque anni e ho maturato tanta esperienza che mi sta aiutando a crescere. E in futuro mi piacerebbe raggiungere altri traguardi”.
Una partecipazione, con vittoria, all’Euro Pop Music Vision di Romania e un terzo posto al Festival di Malta, nel bagaglio di successi della giovanissima Laura, fresca di pubblicazione del suo primo brano “Poker” e testa sulle spalle. “Mi esibisco con la mia band, con sonorità rock e blues, e i miei genitori mi hanno sempre dato il loro sostegno. Distrazioni dai libri? No, lo studio va sempre al primo posto e il mio percorso musicale non ha mai costituito un problema”.
Voce e libri, un’adolescenza, quella di Laura, vissuta nel segno del rock e del canto. Così come negli altri generi, ascoltando indie, musica brasiliana e classica francese. Ma non solo. Già, perché a sedici anni le passioni sono davvero tante, anche al di fuori delle note. “Adoro stare con i miei amici, uscire, l’arte, il disegno e la letteratura. Ma soprattutto amo viaggiare e vorrei farlo anche in futuro”.
Un mestiere, quello del cantante e dell’artista, purtroppo troppo spesso sottovalutato; una strada che può essere rischiosa e di certo irta di ostacoli. Laura, appassionata dei Maneskin, lo sa bene e vuole percorrerla tutta, sino alla fine. “Io da adulta mi vedo sempre nella musica e nel canto. Sono la mia essenza. Dopo le superiori mi piacerebbe studiare fuori Sardegna e coltivare sempre la mia arte. Chissà, se magari un giorno dovessi arrivare al festival di Sanremo sarebbe un bellissimo sogno e un motivo di orgoglio”.

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