Primi 45’ all’Unipol Domus senza reti, ma tante occasioni goal da ambedue le squadre. Secondo tempo che porta un gol e un punto a ciascuno.

Primo tempo. Partono bene i rossoblu: a meno di 5’ dal fischio d’inizio si fanno vedere dalle parti di Terraciano, il destro di Joao Pedro finisce però a lato. Un Intervento in area di Bellanova su Ikoné regala un rigore alla Fiorentina: al dischetto si presenta Biraghi, ma Radunovic sicuro respinge e salva la porta.

È il 13’ minuto tutto si ferma: il pubblico è in piedi all’Unipol Domus e un lungo applauso saluta Davide Astori. Faccia a faccia di Mazzarri con Aureliano al 17’: il direttore di gara chiede ale tecnico rossoblu di mantenere la calma. È un continuo botta e risposta tra le due compagini sia Cagliari che Fiorentina insistono davanti alla porta avversaria alla ricerca del goal per sbloccare il match. Si respirano ritmi altissimi all’Unipol Domus. Aureliano concede un minuto di recupero.

Secondo tempo. Due minuti di gioco e passa subito in vantaggio il Cagliari: a battere Terraciano è il capitano rossoblu Joao Pedro, su angolo di Pereiro, il brasiliano di testa manda sul palo, impossibile per l’estremo difensore viola arrivarci. I toscani ora rincorrono i sardi che si tengono stretto il vantaggio. La Fiorentina fatica a trovare spazi. Gioco fermo e proteste dei Viola: tocco di mano in area di Odriozola e cartellino rosso per lui. Aureliano concede il rigore al Cagliari. Al dischetto si presenta Joao Pedro: Terraciano intuisce e respinge. Nervosismo in campo: Goldaniga e Torreira si strattonano in campo: A rimettere ordine Aureliano. Pareggio della Fiorentina al 75’ a segnare è l’ex Sottil che si lascia andare a una sceneggiata e a in esultanza eccessiva dimenticando l’anno passato a Cagliari, rimedia un cartellino giallo e incassa anche gli insulti dello stadio deluso dal suo comportamento. Ultimi minuti di gioco, il Cagliari inizia a sentire la stanchezza. Cinque i minuti di recupero concessi. Triplice fischio e partita che finisce in pareggio.

TABELLINO

CAGLIARI (3-5-1-1): Radunovic; Altare (Lovato 45’), Obert, Goldaniga (Ceppitelli 90’); Zappa, Grassi (74’ Kourfalidis), Marin, Dalbert (Gagliano 81’), Pereiro; Joao Pedro. A disposizione: Aresti, Lolic; Ceppitelli, Iovu, Lovato, Palomba; Kourfalidis, Ladinetti; Gagliano, Tramoni. Allenatore: Mazzarri.

FIORENTINA (4-3-3): Terraciano; Odriozola, Milenkovic, Igor,Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli (Maleh 45’); Nico Gonzalez, Piatek (Venuti 68’), Ikoné (Sottil 60’- Nastasic 90’).A disposizione: Dragowski, Rosati, Nastasic, Terzic, Venuti, Duncan, Maleh, Pulgar, Callejon, Kokorin, Munteanu, Sottil. Allenatore: Italiano.

Arbitro: Aureliano di Bologna

Marcatori: Joao Pedro 68’, Sottil 75’

Ammoniti: Altare, Biraghi, Mazzarri, Sottil, Joao Pedro, Ceppitelli, Maleh.

Espulso: Odriozola

Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 30 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Giovanni Falcone era nato a Palermo il 18 maggio 1939, è stato un magistrato molto attivo nella lotta contro la mafia ed è considerato un eroe insieme all’amico e collega Paolo Borsellino, che è stato ucciso pochi mesi dopo nella Strage di via D’Amelio a Palermo, avvenuta il 19 luglio 1992.

Il 23 maggio 1992, il giudice Falcone stava tornando a casa da Roma, come faceva solitamente nel fine settimana, insieme alla moglie Francesca. Partito da Ciampino con un jet di servizio intorno alle 16:45, atterra all’aeroporto Punta Raisi di Palermo dopo un volo di 53 minuti. Qui trova ad attenderlo 3 Fiat Croma blindate con la scorta. Falcone si mette alla guida della Croma bianca. In macchina con lui ci sono la moglie e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. La macchina di Falcone è preceduta da una Croma marrone, con gli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, e seguita da una Croma azzurra con gli agenti Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.

La macchina di Falcone si schianta contro il muro di cemento e detriti causati dallo scoppio. Il Giudice Falcone muore durante il trasporto in ospedale a causa del trauma cranico, causato dall’impatto contro il parabrezza, e da varie lesioni interne. La moglie Francesca muore invece in ospedale la sera alle 22:00. L’agente Costanza, che si trovava nella macchina con il giudice, rimane illeso. Gli agenti della terza automobile rimangono feriti, ma non sono in pericolo di vita. Il 25 maggio 1992 si svolgono a Palermo i funerali delle vittime.