Lo Sapevate? Ecco perché Sant’Antonio è protettore delle fanciulle innamorate e degli animali

Sant'Antonio e le sue leggende. Prometeo dei sardi, ha donato loro il fuoco, nascondendolo in un bastone cavo. Oggi è il protettore delle fanciulle innamorate e degli animali.
Sant’Antonio Prometeo dei sardi è considerato una figura tra le più venerate in Sardegna e nel Cagliaritano, richiamato spesso dalla bocca degli isolani attraverso molte interiezioni. La leggenda racconta che con la sua ferula e il suo maialino abbia rubato il fuoco all’inferno e ingannato i diavoli. Un dono, poi, fatto a tutta l’umanità, ricordato nella tradizione isolana con numerosi riti.
Sant’Antonio è ritenuto protettore delle fanciulle e dei loro amori. Era usanza, secondo Alziator, quella che vedeva le ragazze celare sotto il letto una lampada ardente, simbolo di un amore felice e imperituro. Si trattava di lucerne in terra cotta a sette fiamme, dette “lampade di Sant’Antonio”, per l’appunto. Un numero, 7, che richiama la simbolistica della menorah, candelabro a sette bracci della tradizione ebraica. Inoltre, pare che in Sardegna le lucerne in terra cotta a più becchi siano presenti dall’età punica, collegabili al kernos durante le processioni propiziatorie in onore di Demetra e Persefone.
Fedele accompagnatore di Sant’Antonio era il suo maialino, presente in moltissime sue rappresentazioni artistiche. Nasce così l’appellativo su santu de su porcu e a Cagliari era viva sino all’Ottocento l’usanza di allevare un maiale da vendere per contribuire alle spese della sagra popolare. Tradizione documentata dal Breve di Villa di Chiesa, lo Statuto pisano che regolava i rapporti giuridici della vita cittadina di Iglesias, compilato nel XIII secolo. In esso sono date precise disposizioni sul “porcello di Sant’Antonio” (Alziator). A Cagliari, inoltre, nella chiesa di via Manno per anni è stato molto sentito il rito della benedizione degli animali.

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