Dal prossimo 20 gennaio scatterà l’obbligo del green pass base per i clienti di parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Dunque sarà necessario esibire la certificazione se si vuole accedere ai servizi alla persona, come deciso dal Governo nel provvedimento adottato il 5 gennaio scorso.

A tal proposito questa volta abbiamo raccolto il parere di alcuni professionisti del settore che lavorano in Ogliastra, a Tortolì, sulle nuove disposizioni per poter accedere a tali servizi alla persona, che gentilmente ci hanno risposto.

Anna Carla Demurtas titolare del “Centro Bellezza Ogliastra – Exlusive Center”, spiega: «Lavoro da tanti anni e non si era mai vista una simile crisi, sia dal punto di vista lavorativo che sanitario. Stiamo vivendo un periodo difficile e penso che sia il minimo quello di dover contribuire a chiedere il green pass all’interno delle nostre attività.»

«È ciò che dobbiamo fare – ribadisce Anna Carla – un nostro dovere collaborare affinché si possa debellare questa peste terribile, per cui sono contenta di farlo e quello che noto nel mio centro è altrettanta predisposizione a esibire il green pass.»

«Quindi ben venga questo provvedimento, nella speranza che questa emergenza finisca al più presto. Sono ottimista affinché tutti seguano queste regole, e credo che se ci sarà un’unità di intenti potremo contribuire a far fonte a questa difficile situazione», conclude Demurtas.

Dello stesso parere Marco Insolia, proprietario della Barberia “Insoliabulldogbarbershop”, che dice:  «Il mio pensiero è favorevole riguardo al green pass obbligatorio all’ interno delle barberie.»

«È un gran punto di forza per continuare a contrastare questo virus – continua Marco – la nostra salute va messa in primo piano. Sono felice che sia stato emanato questo decreto e farò il possibile perché venga rispettato.»

«Confido nella scienza e nei nostri medici, penso che sia giusto vaccinarsi. Vi aspetto in Barberia sempre con il buon umore e tanta passione, mi raccomando muniti di mascherina e green pass», conclude Insolia.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.