Lo sapevate? A Cagliari dove oggi c’è il quartiere Europeo esisteva l’antico villaggio medievale di San Vetrano.
Pochi sanno che lì dove ora c’è il moderno Quartiere Europeo di Cagliari si trovava un antico insediamento medievale: il villaggio di San Vetrano. Che fine ha fatto?
Un’informazione che ci offre uno sguardo affascinante sulla Sardegna del Medioevo, un’epoca in cui l’isola era costellata da una miriade di piccoli borghi, molti dei quali sono scomparsi nel corso dei secoli.
La storia di San Vetrano è emblematica di un fenomeno più ampio che ha interessato l’intera Sardegna. Durante le guerre per il controllo dell’isola e con le invasioni dei saraceni, numerosi villaggi furono abbandonati o distrutti, lasciando dietro di sé solo tracce archeologiche, toponimi e, in alcuni casi, chiese rurali che ancora oggi punteggiano il paesaggio sardo.
Il caso di San Vetrano è particolarmente interessante perché ci permette di osservare come il tessuto urbano moderno si sia sovrapposto a quello antico. Dove un tempo sorgeva questo villaggio medievale, oggi troviamo la chiesetta di Sant’Alenixedda, un gioiello di architettura romanica risalente alla fine del XIII secolo, situata in via Parigi.
Fino agli anni ’60 del XX secolo, quest’area era ancora campagna aperta, con terreni coltivati che si estendevano verso il Campidano. La piccola chiesa, nascosta tra gli alberi, era l’unica testimonianza visibile dell’antico insediamento. Con l’espansione edilizia del dopoguerra, la zona è stata gradualmente inglobata nel tessuto urbano di Cagliari, dando vita all’attuale Quartiere Europeo.
La storia di San Vetrano non è unica. Nel territorio di Cagliari sono stati identificati numerosi altri villaggi medievali, alcuni dei quali sono stati completamente assorbiti dalla città moderna, mentre altri sono scomparsi senza lasciare tracce visibili. Tra questi, possiamo citare Bonaria, Calamatias, Canale de Tufu, Castro, Castro de Mugeto, Cluso, Isleta de Sant Simo, Fraterias, San Michele, lo stesso San Vetrano, Santa Igia, Santa Maria de Claro, Setzale, i cui nomi sopravvivono spesso solo nella toponomastica locale.
Oggi, la Chiesa di Sant’Alenixedda rimane come un prezioso collegamento tra il passato medievale e il presente urbano di Cagliari. La sua presenza ci ricorda l’importanza di preservare e studiare il nostro patrimonio storico, anche quando è nascosto sotto i nostri piedi o celato tra i moderni edifici della città.
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