100 anni fa nasceva “Mondino” Fabbri: allenatore del dopo Scopigno e Ct del disastro coreano
Era l’anno 1972. Il Cagliari era già campione d’Italia, il suo primo scudetto – e finora unico – abbondantemente festeggiato dal popolo dal sardo, quando sulla panchina rossoblù sedeva Edmondo Fabbri. E per “Mondino” il peso di quella gestione non
Era l’anno 1972. Il Cagliari era già campione d’Italia, il suo primo scudetto – e finora unico – abbondantemente festeggiato dal popolo dal sardo, quando sulla panchina rossoblù sedeva Edmondo Fabbri. E per “Mondino” il peso di quella gestione non era certamente da poco: l’ombra dell’uscente Manlio Scopigno infatti avrebbe offuscato sempre la sua guida.
16 novembre 1921, Fabbri V, come noto in alcune cronache, nasceva a Castel Bolognese. Terra emiliana certamente grata per l’ex ala rapida e tre stagioni al Bologna, che gli valsero la fiducia del presidente Rocca che lo chiamò alla guida del Cagliari, nel ’72-’73. I rossoblù arrivavano da una stagione al quarto posto, a poche lunghezze dalla Juventus, e una qualificazione in Uefa. Eppure, troppo pochi i rinforzi per i sardi e meno male per Fabbri che ci furono le 12 reti dell’eterno Gigi Riva. Solo un anno di panchina per Fabbri, che non riuscì a portare il Cagliari oltre l’ottavo posto. Poi la sostituzione con Beppe Chiappella.
Una carriera segnata da quel disastro coreano che noi tutti conosciamo, forse. Oltre a quella di Bologna e Cagliari, tra le tante, Mondino è stato anche sulla panchina della Nazionale Azzurra. Mai l’avesse fatto, verrebbe da dire a qualcuno. Un quadriennio da ct, 1962-1966, certamente non brillante per l’Italia: mancata qualificazione agli Europei e uscita disastrosa dai Mondiali inglesi del 1966.
Già, i Mondiali 1966. L’Italia uscì disastrosamente, venendo battuta dalla certamente meno quotata Corea de Nord nell’ultima gara decisiva: solo una vittoria per gli Azzurri e ignominiosa uscita alla fase ai gironi. E Gigi Riva? C’era anche lui, non ancora Rombo di Tuono, aggregato come “apprendista”. Per il mitico Luigi solo panchina e nulla più. Tornati un patria, lancio di pomodori e uova marce per il team, all’aeroporto di Genova. Fabbri uscì solo sotto scorta e da lì una serie di giustificazioni al disastro, mischiate a tesi complottistiche e dichiarazioni pericolose. Sta di fatto che Fabbri non allenò più la Nazionale.
Una carriera lunga arrivata agli anni ’80, quella del mister. Per lui anche la soddisfazione di guidare una Pistoiese ritornata fra le grandi della Serie A. Poi il declino e il ritiro. Edmondo Fabbri morì a Castel San Pietro Terme l’8 luglio 1995.
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