Lo sapevate? A Cagliari in piazza Indipendenza c’è un pozzo molto profondo costruito nel Medioevo e coperto dal piano stradale.

Il pozzo non è più visibile perché nella prima metà del 1800 l’imboccatura del pozzo fu abbassata al di sotto del piano stradale, insieme alla noria per attingere l’acqua e ai ricoveri per gli animali. Venne realizzata anche una galleria, scavata nella roccia e con la volta in muratura, per consentire l’accesso al pozzo ed il transito degli animali fino alla noria.

Il pozzo è ancora accessibile tramite questa galleria, il cui ingresso è sistemato vicino al vecchio Museo Archeologico Nazionale. Il pozzo può essere visitato durante Monumenti Aperti ed è raggiungibile attraverso un chiusino di ghisa.

Il pozzo è coperto da una volta in mattoni, ha una forma quadrata ed è  profondo 77 metri, poi incontra la falda acquifera, che scende in profondità per altri 11 metri.

Sono quelli che non si fermano mai, malgrado temporali e diluvi. Le allerte meteo per loro sembrano proprio non valere. La giornata di lavoro si deve portare a casa.

A Cagliari il duro lavoro di rider e portapizze, anche sotto la pioggia più che abbondante sempre ai loro posti. Sono giovani, spesso, c’è chi arrotonda qualche magra entrata e chi invece si ritrova in sella allo scooter o alla bici spinto dalla crisi. Sotto l’acqua a catinelle, loro sfrecciano sempre per le vie della città. Pizze e piatti caldi si consegnano al cliente, al calduccio di casa sua, sempre col sorriso sulle labbra.

Stasera piove e non si esce. Ecco allora che in questo lunedì bagnato scattano le prenotazioni e gli ordini, telefonici e online. I più fortunati hanno l’auto, ma guidare in strade allagate non è certo sicuro. Altri invece sono in scooter o in bici, incappucciati più che mai, casco in testa. Nel bauletto o nella borsa termica la cena di chi può stare a casa.

Il compenso? Per tanti è lo stesso di sempre, ma la pioggia magari porta nelle tasche qualche euro in più dalle mance.

Tra i clienti, infatti, c’è chi capisce e ringrazia il lavoro di tanti giovani e non solo, che oggi porteranno a casa la pagnotta quotidiana, un po’ fradicia, sì, ma di certo sempre necessaria.