Luca Ward racconta la Sardegna, la voce del “Gladiatore” ricorda le sue avventure nell’Isola: fra viaggi in moto e tanta ospitalità

Luca Ward racconta la Sardegna, come solo lui sa fare. La voce del Gladiatore ricorda le sue esperienze giovanili nell'Isola, terra di avventure. Il noto doppiatore, figlio di juventino ma amante di Gigi Riva, commenta: "Una grande accoglienza dalla gente e tanta curiosità per i ragazzi. Il sardo? No, non lo parlo. Ecco il perché".
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Luca Ward a Cagliari, all’interpretazione dei monologhi dell’opera “Luigi”, un tributo a Gigi Riva in uno spettacolo di Giorgio Pitzianti al Conservatorio “Pierluigi da Palestrina”.
La bellissima voce del Gladiatore ne approfitta allora per raccontare le sue esperienze giovanili in Sardegna, allora terra di misteri e di avventure.
Ecco la video intervista

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Non solo meticci: anche i cani di razza finiscono nei canili. La triste storia dei 4 bulldog abbandonati

I cani si trovano in Sardegna ma per una buona adozione possono viaggiare anche in centro e Nord Italia. Contatti: 3334312878 – [email protected]
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Al rifugio L.I.D.A. “I Fratelli Minori” di Olbia sono arrivati in silenzio, quasi rassegnati: quattro bulldog, tre femmine e un maschio. Respiravano a fatica, con lo sguardo stanco e pieno di domande mute. “Sono cani sfruttati, che hanno ‘dato i frutti’ a chi li ha voluti per moda o per le esposizioni”, raccontano le volontarie, “ma quando arrivano i problemi, quando la selezione forzata porta con sé sofferenza, all’improvviso non c’è più spazio né responsabilità”.
Il caso dei bulldog non è isolato: riflette un problema diffuso fatto di allevamenti improvvisati, cucciolate casalinghe senza criterio e acquisti d’impulso. “La vita non si compra, si accoglie e si accompagna”, spiegano dal rifugio. “Un cane non è una fotografia da social o un simbolo da esibire: è un essere vivente che respira, sente, soffre e gioisce. Chi sceglie di adottarne uno deve sapere che potrebbero servire cure, visite, terapie. Bisogna essere pronti a restare, non a scappare davanti alle difficoltà”.
I quattro bulldog saranno curati, sterilizzati e accompagnati in un percorso di rinascita. L’obiettivo è trovare per ciascuno una casa vera, con famiglie consapevoli dei bisogni specifici di queste razze brachicefale, spesso fragili dal punto di vista respiratorio, cutaneo e articolare. “Non vogliamo più che siano sfruttati come ‘prodotti’. Meritano rispetto, cure e amore. Noi faremo la nostra parte, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Le volontarie ricordano che accanto ai casi più eclatanti ci sono centinaia di cani e gatti invisibili: adulti dimenticati, anziani che hanno dato tutto, giovani cresciuti in box. “L’adozione non è un ripiego, è un atto d’amore maturo. È restituire dignità a chi l’ha persa”, ribadiscono.
Il rifugio lancia un appello: “Scegliete da che parte stare: dalla parte della vita che non si compra, ma si onora. Venite a conoscerli, aiutateci a scrivere per loro un futuro diverso”. I cani si trovano in Sardegna ma per una buona adozione possono viaggiare anche in centro e Nord Italia.
Contatti: 3334312878 – [email protected]
Come aiutarli: lidasezolbia.it/come-aiutarli
Indirizzo rifugio: L.I.D.A. Sez. Olbia – Via dei Cestai 26, 07026 Olbia (SS)
Donazioni: lidasezolbia.it/donazioni – Codice Fiscale 01976050904

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