La Cagliari che non c’è più: nel 1970 all’Amsicora le partite si guardavano anche così
Si era più ingenui, si correvano più rischi ma forse c'era molto più disincanto. E il Cagliari volava...
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La Polizia di Stato ha sferrato un duro colpo alla criminalità organizzata nell’ambito di una vasta operazione di sequestro patrimoniale che sta interessando in queste ore diverse province sarde. L’azione, disposta dal Tribunale di Cagliari, ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo che supera i 2,3 milioni di euro.
L’operazione si inserisce in una più ampia inchiesta sul traffico di stupefacenti e rappresenta il culmine di meticolose attività investigative in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Queste attività sono state coordinate dal Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dalla Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari.
L’obiettivo primario delle Forze dell’Ordine è chiaro: smantellare l’impero economico costruito con i proventi illeciti del narcotraffico. Colpendo direttamente le finanze del sodalizio criminale, si mira a indebolirne drasticamente la capacità operativa e, contemporaneamente, a restituire alla collettività i beni sottratti.
Due sono le persone destinatarie della misura di prevenzione. Il sequestro ha interessato un ingente patrimonio che include un vasto assortimento di beni: aziende, quote societarie, immobili. L’azione della Polizia di Stato segna un passo significativo nella lotta contro l’accumulo di ricchezza illecita, ribadendo l’impegno dello Stato a recidere il legame vitale tra criminalità e profitti.