(FOTO) A Sant’Elia il mercatino della domenica, gli “affari” del weekend sotto il sole cagliaritano
Ci si trova di tutto e di più, meta di ritrovo degli "affaristi" della domenica cagliaritana. Ecco il mercatino di Sant'Elia.
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Ci si trova di tutto e di più fra gli spazi allestiti nell’area dei parcheggi del vecchio stadio Sant’Elia. C’è chi va alla ricerca di vestiti e bigiotteria, chi di alimentari, altri invece ci passeggiano curiosi, nelle assolate domeniche cagliaritane. Immancabili, poi, i “cacciatori” di libri, attenti a scovare, fra la moltitudine di romanzi e fumetti, magari qualche pezzo di rara edizione. Venduto, chissà perché, a pochi euro.
Così, occhio a tappeti e bancarelle. E pronti – chi lo sa fare – a mercanteggiare, cercando in qualche modo di ‘spuntarla’ sul venditore, tirando a ribasso il prezzo. In giro, tante le mamme alla ricerca di quaderni e oggetti per la scuola: in questi tempi risparmiare fa sempre comodo. E se poi insieme all’usato si trova anche un po’ di qualità va ancora meglio.
“Si vende bene?” si chiede al venditore. “Dipende dalle giornate” , la solita risposta da chi gli alti e bassi del commercio li conosce bene.
Da oltre un anno il Mercatino Cuore Sant’Elia è una realtà che ha preso il posto della storico “bazar” domenicale di viale Trento. Dopo la chiusura forzata, nel marzo 2020, dettata dalla pandemia, il mondo del piccolo commercio al dettaglio e quello dell’usato si sono trasferiti nell’area parcheggi del vecchio impianto del Cagliari Calcio: oggi sempre più meta di curiosi e piccoli “affaristi” cagliaritani.
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Uras celebra il ritorno a casa di Daniel: il piccolo di 8 anni supera la grave emorragia cerebrale

"Ieri Daniel è stato dimesso e finalmente è a casa", le parole commosse di mamma Claudia.
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Un lieto fine che ha commosso l’intera Uras, in provincia di Oristano. Daniel Porcu, 8 anni, il piccolo che venerdì 7 novembre era stato colpito da una grave emorragia cerebrale mentre faceva i compiti, è finalmente tornato a casa.
Dopo il malore, Daniel era stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso di Oristano e successivamente trasferito all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stato operato e messo in coma farmacologico. Le sue condizioni, all’inizio, erano considerate critiche. I medici avevano deciso di trasferirlo a Roma, dove le strutture più attrezzate avrebbero potuto seguire meglio il suo percorso di cura.
La comunità di Uras si era subito mobilitata per sostenere Daniel e la sua famiglia, raccogliendo fondi per garantire vitto, alloggio e spostamenti dei genitori accanto al loro piccolo. L’affetto e la solidarietà dimostrati da amici, vicini e cittadini hanno rappresentato un supporto fondamentale nei giorni più difficili.
A distanza di quasi un mese dall’intervento, arriva finalmente la notizia che tutti aspettavano: Daniel è fuori pericolo e, dopo una settimana dall’operazione, è stato dimesso dall’ospedale. Le cure, le visite periodiche e i controlli continueranno, ma la cosa più importante è che il piccolo sia tornato a casa.
“Mamma Claudia ci aggiorna con gioia: ‘Daniel è qui con noi e grazie a Dio sta bene, un vero miracolo. Ringraziamo tutti, dal primo all’ultimo, per l’affetto e l’aiuto ricevuto. Non vi ringrazieremo mai abbastanza’”, raccontano commossi i membri della gruppo La Voce di Uras.
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