Ultime settimane di ruota panoramica al porto di Cagliari, operativa sino al prossimo 24 ottobre. Poi, come confermato dal responsabile della società salernitana City Eye, Loris Tulimieri, lo smontaggio nei giorni successivi, sino al 3 novembre. Ancora, quindi, meno di un mese per avere l’opportunità di godere dall’alto dello spettacolare panorama cagliaritano. Poi, le cabine del gigante struttura sul mare smetteranno di girare, ma per molti la speranza è quella di rivederle presto nel capoluogo sardo.

Oltre un anno di lavoro e spettacolo per la ruota panoramica della City Eye sul porto di Cagliari, con i cittadini che hanno abbondantemente gradito questa inusitata novità sul mare. Nel luglio 2020, con la firma del decreto del Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, è stata aggiudicata la procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento, in concessione demaniale marittima, dell’area compresa tra il Molo Sanità e la Calata via Roma sulla quale l’attrazione è stata installata.

Il 6 agosto 2020 la sua inaugurazione, con centinaia di persone accorse alle 36 eleganti e confortevoli cabine, elevate su 45 metri di altezza.

Un bilancio positivo nel corso di questi lunghi mesi. Unico neo, non certo imputabile alla struttura o alla società, la pandemia di Covid-19 e nei mesi successivi “mappature cromatiche” delle regioni, conseguentemente all’aumento di contagi. Così, ecco in ottobre la chiusura, ufficialmente sino al 24 novembre 2020, poi prorogata a oltranza. Un duro colpo per i tantissimi lavoratori della struttura e quelli dei servizi che gravitano attorno a essa.

Nel marzo 2021, il passaggio della Sardegna alla prestigiosa zona bianca, con una parentesi di apertura, durata una ventina di giorni. Poi, a primavera inoltrata la riapertura per l’estate 2021, con la proroga della concessione, la cui scadenza era prevista originariamente il 31 maggio 2021, visti i lunghi mesi “bucati” dalla pandemia.

Ora ultime settimane di giri, sino al 24 ottobre. Poi lo smontaggio, previsto per i giorni seguenti sino al 3 novembre, giorno in cui l’area del porto non sarà più occupata dall’attrazione. Possibilità di rivederla nel 2022? Si spera di sì, fanno sapere dalla City Eye, in accordo tra società e amministrazione comunale di Cagliari.

Nelle prime ore del mattino del 28 settembre 2003 il più grande black out della storia e l’Italia rimase al buio. L’unica eccezione fu la Sardegna, insieme a poche isole. Diciotto anni fa, infatti, le luci si spensero su tutto lo Stivale, per riaccendersi solamente alcune ore dopo.

L’estate 2003 viene ancora oggi ricordata come tra le più calde e già durante quei mesi di sole e mare gli italiani pensarono a un possibile black out, visto l’uso incredibilmente elevato di condizionatori.

Inizialmente attribuita alla Francia, pare che la causa di questo colossale black out nazionale fosse attribuita alla caduta di un albero sui tralicci dell’alta tensione, che dalla Svizzera portano la corrente in Italia. Così, buio completo ovunque, con le migliaia di cittadini romani a riversarsi in centro per la “notte bianca”, diventata invece “nera”.

Tantissimi ed enormi disagi per gli italiani, fermati dal buio anche nella loro più elementare quotidianità. Dalle metropolitane bloccate, così come ascensori e simili, alla sospensione di tutti i viaggi, sino, purtroppo, a qualche vittima. Solo la Sardegna, insieme a qualche altra isola, rimase indenne. La nostra terra, infatti, era dotata di rete elettrica autonoma.

Nel corso delle 24 ore di quel 28 settembre 2003, gradatamente la luce ritornò, da nord a sud, in tutta Italia.