Angelo, il cane rimasto ustionato nell’incendio dell’Oristanese, è stabile. Il web tifa per lui
«Lo abbiamo trasferito in una stanza tutta sua, non tollerava la gabbia. Lo medichiamo quattro volte al giorno. Si alimenta da solo e la sua funzionalità renale tiene. Sta cominciando a perdere grandi lembi di cute necrotizzata perciò continuiamo a trattarlo con antidolorifici, oltre che con antibiotici e unguenti».
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È scampato al terribile incendio che ha devastato, giorni fa, l’Oristanese, riportando bruciature e ferite gravissime in tutto il corpo.
Oggi si trova per fortuna nelle mani giuste, quelle dei veterinari della Clinica Duemari di Oristano.
Stiamo parlando di Angelo, il cane che è diventato, sui social, il simbolo della speranza dopo i terribili incendi che hanno messo in ginocchio la nostra Isola.
La sua storia ha fatto il giro del web e ogni giorno i veterinari della Clinica aggiornano tutti con le novità che riguardano la salute del cagnolino che ha preso il nome dall’uomo che lo ha salvato dalle fiamme, Angelo.
«Lo abbiamo trasferito in una stanza tutta sua, non tollerava la gabbia. Lo medichiamo quattro volte al giorno. Si alimenta da solo e la sua funzionalità renale tiene. Sta cominciando a perdere grandi lembi di cute necrotizzata perciò continuiamo a trattarlo con antidolorifici, oltre che con antibiotici e unguenti».
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Cagliari, salva due senza tetto dalle fiamme: una ricompensa al merito civile per Massimiliano Miliddi

Cagliari premia il coraggio: Massimiliano Miliddi riceverà una ricompensa al merito civile per aver salvato nella zona di via Roma, due senza tetto dalle fiamme.
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La Giunta comunale di Cagliari ha deliberato all’unanimità la proposta di conferimento di una ricompensa al merito civile per Massimiliano Miliddi, protagonista, insieme a due appartenenti alle forze dell’ordine, di un intervento che il 29 gennaio 2025 ha permesso di salvare la vita a due persone senza fissa dimora. La proposta sarà ora trasmessa alla Prefettura di Cagliari per l’istruttoria e l’invio al Ministero dell’Interno.
La richiesta nasce da una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri, nella quale viene riconosciuto il ruolo determinante di Miliddi nel soccorso effettuato in via Molo Sant’Agostino. Nella stessa comunicazione, si dà conto degli analoghi riconoscimenti già avviati per il carabiniere scelto Marina Cau e per il sovrintendente della Guardia di Finanza Davide Magnini, anch’essi intervenuti nella circostanza.
Secondo la ricostruzione riportata dal Comando dei Carabinieri, alle 6.15 di quel mattino il carabiniere scelto Marina Cau, in transito per recarsi al lavoro, notò un incendio divampato su alcune coperte utilizzate come riparo da due persone senza fissa dimora. Le fiamme, alte circa un metro e mezzo, si stavano pericolosamente avvicinando ai due, ancora addormentati.
Cau fermò immediatamente l’auto per cercare di svegliarli. In quegli stessi istanti sopraggiunsero Massimiliano Miliddi e il sovrintendente Magnini, che compresero la gravità della situazione e raggiunsero l’area dell’incendio. I tre soccorritori tentarono inizialmente di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna, tra cui alcune coperte, ma il rogo risultò troppo esteso.
Il carabiniere Cau prelevò allora una cassa d’acqua dalla propria auto e, con l’aiuto dei due passanti, riuscì a domare l’incendio, dopo aver messo in salvo i due senzatetto. Nel frattempo Magnini contattò la centrale operativa per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, mentre Cau avvisò il proprio ufficio per l’invio di una pattuglia. Sul posto giunsero poco dopo i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Sezione Radiomobile, che bonificarono l’area e avviarono gli accertamenti.
Nel documento trasmesso alla Giunta, il Comandante provinciale dei Carabinieri, generale di brigata Luigi Grasso, sottolinea come l’intervento dei tre soccorritori sia stato caratterizzato da “eccezionale abnegazione e valore civile”, mettendo a rischio la propria incolumità pur di salvare due persone esposte a un pericolo imminente. Un riconoscimento che intende valorizzare un gesto di altruismo e senso civico che ha permesso di evitare un probabile tragico epilogo.
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