Angelo, il cane rimasto ustionato nell’incendio dell’Oristanese, è stabile. Il web tifa per lui
«Lo abbiamo trasferito in una stanza tutta sua, non tollerava la gabbia. Lo medichiamo quattro volte al giorno. Si alimenta da solo e la sua funzionalità renale tiene. Sta cominciando a perdere grandi lembi di cute necrotizzata perciò continuiamo a trattarlo con antidolorifici, oltre che con antibiotici e unguenti».
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È scampato al terribile incendio che ha devastato, giorni fa, l’Oristanese, riportando bruciature e ferite gravissime in tutto il corpo.
Oggi si trova per fortuna nelle mani giuste, quelle dei veterinari della Clinica Duemari di Oristano.
Stiamo parlando di Angelo, il cane che è diventato, sui social, il simbolo della speranza dopo i terribili incendi che hanno messo in ginocchio la nostra Isola.
La sua storia ha fatto il giro del web e ogni giorno i veterinari della Clinica aggiornano tutti con le novità che riguardano la salute del cagnolino che ha preso il nome dall’uomo che lo ha salvato dalle fiamme, Angelo.
«Lo abbiamo trasferito in una stanza tutta sua, non tollerava la gabbia. Lo medichiamo quattro volte al giorno. Si alimenta da solo e la sua funzionalità renale tiene. Sta cominciando a perdere grandi lembi di cute necrotizzata perciò continuiamo a trattarlo con antidolorifici, oltre che con antibiotici e unguenti».
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Elmas, arrestata in aeroporto una 33enne con oltre 800 grammi di cocaina nello stomaco

I sospetti dei militari hanno portato a una perquisizione personale, seguita da accertamenti sanitari, che hanno rivelato la presenza di 63 ovuli ingeriti contenenti complessivamente circa 800 grammi di cocaina.
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Una donna nigeriana di 33 anni è stata arrestata nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Cagliari, con il supporto della Polizia di Frontiera Aerea, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La donna è stata fermata all’aeroporto di Cagliari-Elmas subito dopo l’atterraggio durante un controllo mirato. I sospetti dei militari hanno portato a una perquisizione personale, seguita da accertamenti sanitari, che hanno rivelato la presenza di 63 ovuli ingeriti contenenti complessivamente circa 800 grammi di cocaina.
Dopo le procedure di identificazione e gli accertamenti, la 33enne è stata trasferita al carcere di Uta.
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