All’esame di terza media in Lombardia, con la Sardegna nel cuore.

Questo traspare dalla prova sostenuta dal giovane Christian Taddei, che ha concluso il suo percorso della scuola secondaria di primo grado, indossando l’antico abito di Triei e una tesina che parlava dei paesi dell’Isola.

A dare la notizia è stata l’Amministrazione di Triei, che scrive in una nota: “I nostri complimenti vanno al giovanissimo Christian Taddei che, con la sua tesina discussa a compimento della classe terza della scuola secondaria, ha portato un po’ di Sardegna e anche un po’ di Triei in Lombardia.

Infatti, vestito con l’abito tradizionale ha voluto raccontare dei nostri borghi più belli e caratteristici a testimonianza del suo amore per la nostra e la sua terra. Nel ringraziarlo per questo suo bellissimo lavoro, nonché per la sua testimonianza di affetto, gli auguriamo un futuro luminoso e ricco di grandi soddisfazioni. Ad maiora Christian”.

La spiaggia dei cagliaritani, il Poetto, ha un nome bellissimo che suggerisce etimologie molto suggestive, romantiche e affascinanti, in linea con la bellezza dei luoghi.

Sull’origine del nome con cui viene chiamata la spiaggia cittadina però ci sono tante teorie. La prima lo associa alla “Torre del Poeta”, diroccata torre aragonese di difficile accesso situata sul promontorio della Sella del Diavolo. Ma anche le altre tesi fanno derivare il nome dalla dominazione catalano-aragonese dell’isola.

Il termine pohuet, in catalano significa pozzetto e di pozzetti e cisterne per la conservazione dell’acqua piovana proprio la Sella del Diavolo era pienissima in passato. Questa tesi, se non altro per una motivazione linguistica, appare la più plausibile. Da non scartare l’ultima ipotesi quella che vede la parola Poetto come evoluzione storica e italianizzata della parola spagnola puerto e di quella sarda puertu, entrambe stanti a significare “porto”. E si sa, il Poetto prima di diventare soprattutto una spiaggia, è stata per secoli principalmente un porto.