Assemini, l’opposizione contro la sindaca: “Oscurato ai cittadini l’archivio degli atti pubblici”

«Una decisione, quella di rimuovere gli atti, evidentemente intrapresa dall'Amministrazione guidata dalla sindaca Sabrina Licheri – sottolinea Consalvo – ma di cui non esiste documentazione consultabile. Non è dato sapere né chi abbia eseguito materialmente l'operazione né chi l'abbia disposta».
I consiglieri di opposizione del Comune di Assemini hanno inviato una segnalazione a Regione Sardegna, Anac, Prefetto, Corte dei Conti e Ministero degli Interni sulle modalità di gestione e diffusione degli atti amministrativi del Comune di Assemini.
Primo firmatario dell’iniziativa, sottoscritta anche dai consiglieri Francesco Lecis, Matteo Venturelli, Antonio Scano, Sabrina Stara, Paola Mereu e Stefano Demontis, è il consigliere della lista Progressisti Democratici Francesco Consalvo che punta il dito contro quelle che definisce «gravi irregolarità» da parte dell’amministrazione asseminese.
«Ad agosto 2019, la sezione del sito del Comune di Assemini in cui dal 2012 venivano archiviati tutti i documenti sia tecnici che politici è stata oscurata e resa invisibile ai cittadini – spiega Consalvo -. Per un certo periodo nemmeno noi consiglieri abbiamo avuto la possibilità di consultare i documenti, poi ci è stata fornita una password per accedere al sistema. I cittadini invece, ancora oggi, non possono consultare gli atti del Comune liberamente».
La Regione Sardegna, in data 1 giugno, ha risposto alla segnalazione facendo presente ai consiglieri che in base alle leggi attualmente in vigore l’amministrazione regionale ha perso ogni tipo di controllo sulla legittimità degli atti emanati dai comuni. Tuttavia ha sottolineato l’importanza per ogni Comune di adeguarsi al Codice della trasparenza vigente a partire dal 2013 che «individua una ampia serie di documenti e di atti la cui pubblicazione costituisce un obbligo da parte delle pubbliche amministrazioni, quali quelli relativi all’organizzazione e l’attività delle pubbliche
amministrazioni all’uso delle risorse pubbliche(comprese le informazioni degli immobili posseduti e della gestione del patrimonio), alle prestazioni offerte e i servizi erogati». Documenti che, ricorda l’Assessorato agli Enti Locali «sono pubblicati per un periodo di 5 anni e comunque fino a che producono i loro effetti e che per renderli accessibili, sono pubblicati in un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente” nella home page dei siti istituzionali di ciascuna P.A».
«Il sito istituzione di Assemini soddisfa i requisiti di legge sulla parte relativa all’albo pretorio – osserva il consigliere di centrosinistra – ma in questa sezione gli atti devono restare online per soli 15 giorni. Del tutto assente invece l’archivio degli atti che come già fatto notare alla Giunta comunale dall’Anac dovrebbe restare online per non meno di 5 anni».
«Una decisione, quella di rimuovere gli atti, evidentemente intrapresa dall’Amministrazione guidata dalla sindaca Sabrina Licheri – sottolinea Consalvo – ma di cui non esiste documentazione consultabile. Non è dato sapere né chi abbia eseguito materialmente l’operazione né chi l’abbia disposta».
«Chiediamo innanzitutto che il Comune di Assemini pubblichi la sezione “Amministrazione trasparente” sul sito istituzionale con tutti i requisiti minimi di pubblicazione previsti come richiesto esplicitamente dall’Anac – conclude il consigliere a nome di tutta l’opposizione -. Inoltre riteniamo fondamentale che sia ripristinato l’archivio di tutti gli atti pubblici emanati dall’amministrazione. Quanto visto in questi ultimi due anni è un grave passo indietro in termini di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini».

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