Autovelox a Cagliari: ecco il calendario completo per il mese di giugno 2021

Polizia Locale: rilevamento della velocità a Cagliari nel mese di giugno 2021
Per fare in modo che la velocità venga moderata e che diminuisca il numero di incidenti stradali, il Corpo Polizia Municipale di Cagliari ha reso noto i giorni e i luoghi in cui saranno operativi gli strumenti di controllo della velocità per il mese di giugno 2021. Ecco il calendario:
- giovedì 3 – viale Salvatore Ferrara, dalle 9,00 alle 13,00
- martedì 8 – Asse Mediano, dalle 14,30 alle 19,00
- venerdì 11 – viale Monastir, dalle 9,00 alle 13,00
- martedì 15 – via Lungosaline, dalle 9,00 alle 13,00
- mercoledì 16 – viale Salvatore Ferrara, dalle 14,30 alle 19,00
- lunedì 21 – via Lungosaline, dalle 9,00 alle 13,00
- martedì 22 – Asse Mediano, dalle 14,30 alle 19,00
- martedì 29 – viale Salvatore Ferrara, dalle 9,00 alle 13,00
- mercoledì 30 – via Lungosaline, dalle 14,30 alle 19,00
In caso di superamento dei limiti di velocità, l’articolo 142 del Codice della Strada prevede sanzioni.

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Rifiuti radioattivi, ecco perché la Marmilla non è adatta: ce lo spiega il geologo Luigi Sanciu

Rifiuti radioattivi in Marmilla? I nuovi studi dicono no.
Il tema dei rifiuti radioattivi in Sardegna torna a far discutere, soprattutto dopo che nuove ricerche condotte nella zona della Marmilla (Sardegna centrale) hanno fatto emergere un dato molto importante: i luoghi indicati in passato come possibili siti per lo stoccaggio non sono adatti.
La ragione principale è semplice ma decisiva, ce la spiega il geologo Luigi Sanciu. In queste aree l’acqua sotterranea si trova a poca profondità, troppo vicina alla superficie. Questo rappresenta un problema grave, perché uno dei criteri fondamentali per scegliere un sito adatto allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi è proprio che le falde acquifere siano ben protette e lontane dalla superficie, per evitare qualunque rischio di contaminazione.
Ma allora, perché queste zone erano state considerate “idonee”? La risposta sta nel fatto che all’epoca delle prime analisi non c’erano studi approfonditi sul sottosuolo della Marmilla. Mancavano dati aggiornati e precisi sull’andamento delle acque sotterranee. Le decisioni, quindi, si basavano su informazioni incomplete.
Oggi, grazie a nuove indagini più dettagliate, la situazione è molto più chiara: la Marmilla non è adatta a ospitare un deposito di rifiuti radioattivi. I rischi legati alla presenza di acqua troppo vicina al suolo sono troppo elevati per garantire la sicurezza necessaria in operazioni così delicate.
Questi nuovi dati sono fondamentali e dovrebbero essere tenuti in considerazione dalle istituzioni e dagli enti preposti. Fare scelte su temi così importanti senza conoscere bene il territorio è pericoloso, e la vicenda della Marmilla lo dimostra chiaramente. Una gestione responsabile dei rifiuti radioattivi richiede conoscenze scientifiche aggiornate e un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente e delle comunità locali. Solo così è possibile evitare errori e garantire davvero la sicurezza di tutti.

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