Marco Carta parla di utero in affitto e adozioni per due papà e scatena le polemiche
E voi cosa ne pensate? Per il cantante sardo è molto peggio lasciare bimbi anche piccolissimi in istituto, piuttosto che darli in adozione a una coppia gay e sull'utero in affitto dice: «Non lo trovo disumano, se all’origine c’è l’atto consapevole e compassionevole di una donna, che decide di aiutare un amico».
Sono state le sue dichiarazioni rilasciate a Vanity Fair a scatenare un coro di polemiche. Il cantante sardo Marco Carta ha annunciato che non appena finirà la pandemia si sposerà con Sirio, suo compagno da ormai 7 anni.
Carta fece outing nel salotto di Barbara D’Urso tre anni fa, da allora vive alla luce del sole la sua bella storia d’amore. Durante l’intervista, il cantante vincitore del Festival di Sanremo e prima ancora di un’edizione di Amici, ha espresso anche il desiderio di diventare padre.
«Ci sono migliaia di bambini che crescono senza genitori, in orfanotrofi. Mi chiedo perché non dar loro due papà. Trovo uno spreco che delle creature così piccole siano lasciate marcire in posti senza amore».
Il cantante ha una storia personale difficile, cresciuto senza padre, ha perso la madre quando aveva solo 10 anni, ma è stato cresciuto dai nonni, dunque non gli è mai mancato il calore di una famiglia.
Durante l’intervista poi Carta ha dichiarato: «Mi piacerebbe mettere al mondo un figlio con un utero in affitto, nome tremendo per questa pratica. Non la trovo disumana, se all’origine c’è l’atto consapevole e compassionevole di una donna, che decide di aiutare un amico, un familiare, un estraneo. Lo sfruttamento, quello e solo quello, è da condannare».
Quest’ultima dichiarazione ha suscitato molte polemiche, riaccendendo il dibattito su una questione molto delicata, e voi cosa ne pensate? Se il gesto di generosità di una persona cara non è fatto in cambio di denaro, è davvero una pratica così immorale?
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