«Bloccate gli arrivi in Sardegna: si rischia di pagare un prezzo altissimo», l’infettivologo Angioni
"Per preservare i risultati ottenuti mi auguro di cuore che si trovi il modo per bloccare gli arrivi in Sardegna", a parlare è l'infettivologo del Santissima Trinità di Cagliari, Goffredo Angioni
Seconde case e arrivi in Sardegna: tante le paure e le perplessità alla luce dei risultati ottenuti dall’Isola, la prima e unica regione d’Italia ad aver raggiunto il “titolo” di Zona Bianca. E mentre tutta la penisola o quasi è rossa, c’è chi pensa alle vacanze Pasquali, per trascorrerle nelle case al mare, qui, in Sardegna.
Dopo la mobilitazione del mondo politico e dei cittadini, ecco il commento dell’infettivologo del Santissima trinità di Cagliari, il dottor Goffredo Angioni.
“Per preservare i risultati ottenuti mi auguro di cuore che si trovi il modo per bloccare gli arrivi in Sardegna. L’alternativa, come ha spiegato il commissario di ATS Temussi, è che partano con il test già effettuato (ed il risultato refertato). Rischieremmo di pagarne un prezzo altissimo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA