Cagliari, al via il centro Riuso: porti un oggetto che non usi più e ne prendi un altro

A Palazzo Bacaredda la presentazione del centro Riuso.
A Cagliari la presentazione, a Palazzo Bacaredda, del centro Riuso. Tra i presenti l’assessore all’Ambiente Alessandro Guarracino, il presidente della Commissione consiliare Innovazione tecnologiche politiche del mare Raffaele Onnis, il dirigente Servizio Igiene del suolo Roberto Montixi, funzionario Andrea Cossu e il rappresentante della De Vizia.
Da sabato 6 febbraio al via un servizio comunale, con il quale si offre ai cittadini una gestione attenta e responsabile dei rifiuti domestici. In sintesi, chi ha un bene usato, ancora in buono stato, può consegnarlo agli operatori del centro. Questi ne verificano le condizioni, prima di destinarlo al riuso di altri cittadini.
Il servizio sarà sito in via Contivecchi 8 e darà al cittadino la possibilità di diminuire i rifiuti. Tramite Ecocard o tessera sanitaria tutti i cittadini potranno depositare un bene non più usato, ma in buone condizioni, e/o sceglierne altri per il proprio uso.
Un ampio ventaglio di oggetti a disposizione, come spiegato dall’assessore Guarracino: “Abiti, giocattoli, indumenti, valigeria, oggetti per la casa, tra i vari. Quelli che, altrimenti, andrebbero smaltiti non fruttuosamente. Si ridà vita in qualche modo a ciò che altrimenti sarebbe rifiuto, allungandone il ciclo e dandone un seguito”.
Un ulteriore tassello, volto a potenziare il servizio di porta a porta e all’Ecocentro di Sant’Elia. “Un esigenza dei cittadini, sempre più sensibili al tema e alla condivisione dei beni nella maniera più proficua possibile”.
Come specificato, il centro è destinato, al momento, unicamente ai cittadini di Cagliari, aperto il mercoledì, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18. Sarà possibile recarvisi, ma la visibilità sarà implementata anche tramite la piattaforma online, una vetrina virtuale a facilitare la fruizione di cittadini. “Non è un servizio che dipende dalle condizioni di reddito, ma mirato allo scambio fra tutti i cittadini“.
Da Raffaele Onnis: “Un atto dovuto e non scontato nei confronti dell’ambiente. Tutti al livello locale fanno così la loro parte”.
Un guadagno anche economico per tutta la comunità. “Vicenza ricicla tonnellate di materiale, ad esempio, con ampi vantaggi. È un’opportunità per chi non può andare in negozio e da casa la gente può così scegliere oggetti di cui ha bisogno”.
Roberto Montixi: “Garantiti standard di sicurezza per i cittadini. Al momento, no a materiale elettronico, viste le caratteristiche “problematiche “ e per ragioni di sicurezza. Tendenzialmente si porterebbe solo materiale irrecuperabile”.
Una procedura semplice e pratica per chiunque. Tessera sanitaria o ecocard alla mano, si va sul sito, si apre la bacheca e si sceglie il prodotto. Poi si compila la modulistica, prima di recarsi al centro per il ritiro.

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