Accadde oggi. 23 gennaio 2001, a Gairo 36enne viene ucciso con una fucilata: mistero mai risolto

#AccaddeOggi Driss Sallah, marocchino 36enne residente a Gairo, viene ucciso con una fucilata. Si pensò a un delitto passionale ma il mistero resta tuttora irrisolto
Il 23 gennaio 2001, la tranquilla comunità di Gairo, un piccolo centro abitato della Sardegna, fu scossa da un evento tragico che lasciò tutti senza parole. Driss Sallah, un uomo marocchino di 36 anni che aveva deciso di costruirsi una nuova vita in questo angolo dell’isola, venne brutalmente ucciso con una fucilata all’addome. Il colpo, sparato da una distanza ravvicinata, non gli lasciò scampo.
Driss si era trasferito a Gairo circa due anni e mezzo prima e, in questo breve periodo, era riuscito a conquistare la fiducia e l’affetto degli abitanti. La sua presenza era diventata una parte integrante della vita quotidiana del paese. Nonostante fosse uno straniero, la sua dedizione, il suo carattere aperto e la volontà di integrarsi con la comunità avevano permesso a molti di superare le barriere culturali e linguistiche. Era apprezzato per il suo impegno e il suo modo rispettoso di relazionarsi con gli altri.
Quella giornata di gennaio, però, cambiò tutto. La notizia del suo omicidio si diffuse rapidamente, sconvolgendo profondamente sia chi lo conosceva bene sia chi aveva avuto solo modo di incontrarlo occasionalmente. L’idea che un gesto tanto violento potesse accadere in un luogo percepito come sicuro e sereno suscitò rabbia, paura e sgomento.
Sin da subito, l’ipotesi di un delitto passionale è stata quella più accreditata. Non sono stati esclusi altri indizi. La pista dell’odio razziale sin da subito non è apparsa degna di nota, anche perché l’uomo si trovava molto bene nella cittadina: partecipava a eventi e feste come qualunque gairese, frequentava i bar e aveva tanti amici.
Nei giorni successivi al fatto, gli investigatori hanno sentito chiunque avesse rapporti con Driss Sallah. Purtroppo, il mistero non è stato mai risolto. La popolazione gairese, commossa dalla morte dell’uomo, si è anche impegnata in una raccolta fondi per riportare la salma in Marocco.

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