Erano giorni di gelo intenso quelli che caratterizzarono i primi giorni del gennaio 1985.
Le previsioni avevano dato un peggioramento anche in Sardegna, ma forse i cagliaritani non si sarebbero mai immaginati di svegliarsi la mattina del 9 gennaio e trovare la città completamente imbiancata da ben 10 centimetri di neve. Tantissimi non persero tempo e si riversarono a Monte Urpinu e al Poetto, dove lo scenario dei casotti imbiancati fu l’ultima, più toccante immagine prima che questi venissero demoliti l’anno successivo.
Via dunque alla battaglia a colpi di palle di neve tra adulti e bambini e poco importava se faceva davvero freddo, l’importante era vivere quel momento storico. C’è addirittura chi sciava con lo slittino al Bastione e a Monte Urpinu. Continuò a nevicare per tutto il giorno, incessantemente, fino al giorno successivo, le scuole e gli uffici pubblici rimasero chiusi per due giorni e i trasporti rimasero bloccati. Nonostante gli inevitabili disagi, i cagliaritani hanno vissuto quel giorno come un evento da festeggiare e da immortalare in centinaia di foto.
Come si chiama il cardo selvatico in sardo campidanese? Un ortaggio che in Sardegna si è sempre consumato soprattutto crudo nelle sue parti più tenere e sott'olio per poterne consevare…
Nella fredda notte del lungomare del Poetto, mentre Cagliari si illumina di luci vibranti e si riflette sull’acqua ferma delle saline, i fenicotteri continuano la loro cena in assoluta tranquillità.…
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