15 gennaio: oggi si celebra il martirio di Sant’Efisio. «Ci liberi dai pericoli del contagio», aperte le solennità religiose

Il 15 gennaio si celebra il martirio di Sant'Efisio avvenuto, secondo la tradizione, per decapitazione nella spiaggia di Nora nel 303 d.c. La Chiesa di Cagliari si affida ancora una volta al martire per chiedere aiuto a sconfiggere la pandemia
Aperte le solennità religiose per Sant’Efisio Martire. Il sindaco Paolo Truzzu ha partecipato questa sera, venerdì 15 gennaio, al Pontificale per le solennità di Sant’Efisio Martire presso la Chiesa di Sant’Anna, presieduto dall’Arcivescovo della Diocesi di Cagliari Mons. Giuseppe Baturi.
Le tradizionali solennità religiose si sono aperte ufficialmente ieri nella Chiesa di Sant’Efisio e proseguiranno fino al 22 gennaio, per concludersi con una messa solenne in suffragio di consorelle e confratelli defunti e preghiere di ringraziamento per le celebrazioni del Santo. Il 15 gennaio si celebra il martirio di Sant’Efisio avvenuto, secondo la tradizione, per decapitazione nella spiaggia di Nora nel 303 d.c.
Qualche giorno fa la Diocesi di Cagliari aveva comunicato in una nota che la Chiesa di Cagliari si sarebbe affidata ancora una volta al martire per chiedere aiuto a sconfiggere la pandemia: «Il 15 gennaio prossimo, al termine della Santa Messa per la Solennità di Sant’Efisio Martire, rinnoverò a nome di tutta la Diocesi di Cagliari l’atto di affidamento già espresso lo scorso 16 marzo 2020, a motivo della grave prova che viviamo per la pandemia. “Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti”, insegna Papa Francesco. “La preghiera è il respiro della fede – dice ancora il Pontefice – è la sua espressione più propria. Come un grido che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio”. Ancora una volta ci rivolgiamo fiduciosi al nostro Santo patrono e difensore del popolo cagliaritano e ne invochiamo l’intercessione, perché siamo liberati dai pericoli del contagio e cresca in noi una fede viva, una carità ardente, una speranza certa».

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