Un filo di ferro con cui le hanno trafitto il naso: così è stata recuperata Margaret, nelle campagne di Olbia

Quella del trafiggere il naso di un cucciolo di cane con il fil di ferro è una pratica barbara e arcaica che viene utilizzata per non far scavare buche. "Quanti altri cani nelle sue condizioni che non ricevono soccorso? Molte volte si ha paura a denunciare una violenza per non avere ritorsioni, ma vi ricordiamo che è una azione che si può fare in forma anonima. In fondo è vero che il complice è anche chi tace", scrivono dall'associazione che l'ha salvata
Margaret, pochi mesi di vita e già così provata. La cucciola, genere pastore maremmano, è stata recuperata due giorni fa nelle campagne di Olbia dall’associazione animalista Lida della sezione di Olbia.
Aveva un fil di ferro nel naso, il suo “padrone” l’aveva trafitta in questo modo per non farle scavare buche. Si tratta di una pratica arcaica e terrificante che viene ancora utilizzata da certi pastori. Margaret è stata salvata e curata: il fil di ferro è stato rimosso e ora lei è così, felice come la vedete in foto.
Dall’associazione scrivono: “Teniamo a precisare che non tutti i pastori sono degli orchi ma Margareth ne ha incontrato uno dei peggiori. Rimaniamo sempre sgomenti davanti a tanta crudeltà, quanti altri cani nelle sue condizioni non ricevono soccorso? Molte volte si ha paura a denunciare una violenza per non avere ritorsioni, ma vi ricordiamo che è una azione che si può fare in forma anonima. In fondo è vero che chi tace è complice”.
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