Quando nel gennaio del 1986 Fabio Pisacane è nato Maradona non aveva ancora vinto né il suo primo Scudetto, né il Mondiale con l’Argentina.

Quest’ultimo lo avrebbe vinto di lì a poco, nell’estate di quell’anno, il Tricolore invece si sarebbe fatto attendere fino al termine della stagione 1986/1987. Ma si può certo affermare che il difensore del Cagliari cresciuto nei Quartieri Spagnoli, sia nato proprio all’ombra della leggenda di Maradona, come tutti i bambini della città Partenopea venuti al mondo in quegli anni.

Non deve essere stato facile quindi per Pisacane dire addio al suo idolo di infanzia, colui che portò la sua città sul tetto d’Italia e d’Europa. Così lo stopper rossoblù affida a una foto e a poche semplici parole l’ultimo saluto al Pibe de Oro: «Addio al più grande di tutti. Immenso. Eterno. CIAO DIEGO!».

I due si incontrarono tre anni fa in Svizzera, a margine della partita tra le Leggende organizzata dal presidente Fifa Gianni Infantino. Pisacane presenziò all’evento come testimonial Fifa nella lotta al calcioscommesse. Fu il coronamento del sogno di una vita.

Gianfranco Zola saluta commosso il suo amico e maestro Diego Armando Maradona, scomparso oggi all’età di 60 anni.

«Addio amico mio sei stato il più grande di tutti» scrive il fuoriclasse di Oliena sulla sua pagina Instagram ufficiale.

Un rapporto bellissimo quello tra i due numeri 10. Ai tempi del Napoli “Magic box” fu il sostituto del “Pibe de oro” e da lui imparò tantissimo. Quando Diego lasciò Napoli fu lui a raccogliere la pesante eredità di quella maglietta.

Di questo Zola non si è mai dimenticato e ha sempre ricordato con affetto il suo amico e maestro di calcio, colui dal quale apprese a “danzare” con la maglia numero 10 sulla trequarti del campo.

In questa intervista della Serie A viene ricostruito anche il rapporto tra il sardo e l’argentino.