Un 25enne cinese, residente a Cagliari, responsabile legale della società gerente un esercizio di ristorazione etnica di Cagliari, è stato multato di 300 euro alla mancata tracciabilità di alcuni prodotti alimentari rinvenuti nell’esercizio pubblico.

I carabinieri del locale NAS, in collaborazione con colleghi della Stazione competente per territorio, nel corso di una mirata attività ispettiva appositamente predisposta, hanno segnalato alla competente autorità amministrativa.

I militari operanti, durante l’ispezione effettuata nel ristorante, hanno rinvenuto tranci di tonno congelati, privi di qualsiasi
riferimento o indicazione, nessuna documentazione commerciale, necessari ad accertarne l’origine (il fornitore e il produttore) e la provenienza.

La merce dal peso complessivo di kg 12,5 è stata sottoposta a sequestro amministrativo. La tracciabilità è elemento essenziale per tutta una serie di motivi. Costituisce garanzia della salubrità del prodotto a tutela del consumatore, riferimento a posteriori di possibili responsabilità ed elemento essenziale per consentire agli organi ispettivi di poter risalire ad eventuali partite o lotti di alimenti, per i quali siano stati segnalati dei problemi di vario genere.

Regole piuttosto rigide al liceo Satta di Nuoro, almeno a detta degli studenti che lo frequentano.

Come riportano Cronache Nuoresi e La Nuova Sardegna gli studenti sono letteralmente in rivolta a seguito del severo protocollo di regole adottato dalla dirigenza.

Nel liceo barbaricino sono bandite le unghie troppo lunghe e i piercing. I cellulari vanno tenuti spenti all’interno di un armadietto, la ricreazione è stata sostituita con 10 minuti di pausa all’ora da trascorrere seduti nel banco e in bagno si può andare solo una volta durante tutto l’arco della mattinata, pena l’ammonizione. Al distributore di bevande, invece, ci si può recare solo a partire dalla seconda ora e accompagnati dal personale scolastico.

Queste norme hanno spinto i ragazzi a scioperare fuori dall’istituto. La preside ha giustificato il divieto di piercing e unghie lunghe con la necessità di sicurezza durante le ore di educazione fisica.