Pirri: prendevano dai rifiuti materiali da rivendere poi abbandonavano il resto, 12 denunciati

Avevano creato un vero e proprio sodalizio criminale imponendo un clima di intimidazione nei residenti arrivando a bruciare cumuli si rifiuti sotto gli occhi di tutti, ma la Sezione Vigilanza Igiene del Suolo del Corpo di Polizia Municipale li ha individuati e denunciati
«Mi complimento con la Sezione Vigilanza Igiene del Suolo, bisogna essere attenti e inflessibili – ha affermato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu – con chi commette reati ambientali perché così si colpisce la città intera e noi non lo permetteremo».
la Sezione Vigilanza Igiene del Suolo del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Cagliari coordinata dal Ten.Col. Sergio Margagliotti, in collaborazione con il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale del Servizio territoriale di Cagliari, che ha portato alla denuncia di 12 persone per vari reati ambientali.
Dopo le numerose segnalazioni di abbandoni di rifiuti nella zona di via del Lentisco, che anche mediaticamente avevano suscitato l’indignazione della collettività, sono scattate delle approfondite indagini.
Attraverso una complessa attività di pedinamento e di video sorveglianza, è stato accertato che una compagine di almeno 6 persone con più mezzi si occupavano della raccolta diffusa ed illegale di materiale di rifiuto di ogni genere.
Le indagini hanno fatto emergere l’esistenza di un sodalizio criminoso composto da alcuni soggetti pregiudicati residenti nella zona i quali, con un sistema organizzato e capace di infondere tra i residenti un clima di intimidazione e di omertà, aveva messo in piedi una attività clandestina di ritiro di rifiuti indifferenziati dal centro abitato che poi venivano smaltiti in vari siti nei piazzali tra le vie A.Argiolas e Piazza dei Carrubi e la via del Lentisco fra le case e palazzi abitati e dopo avere estratto metalli da rivendere sistematicamente, incendiavano i cumuli.
Sono infatti diversi gli incendi di cumuli di rifiuti che si sono verificati nella zona del rione di Santa Teresa di Pirri tutti di origine dolosa. Questa attività comunque è stata resa possibile grazie alla complicità di alcuni privati tra cui diverse attività produttive che invece di avvalersi dei circuiti legali di smaltimento si rivolgevano a questa struttura clandestina.
Il complesso delle operazione ha portato quindi alla denuncia di 12 persone, di cui 6 che con diversi mezzi, modello Ape Piaggio, tutti sottoposti a sequestro dagli inquirenti, anche su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari Maria Teresa Tedde, effettuavano decine e decine di smaltimenti, ed altre 6 persone quasi tutti esercenti di attività produttive che illegalmente cedevano i rifiuti.
I reati contestati sono quelli di illecita gestione e smaltimento di rifiuti anche pericolosi pena prevista sino a due anni di reclusione ed uno dei soggetti è indagato per il reato di incendio di rifiuti punito ai sensi del Testo Unico Ambientale con una pena sino a cinque anni.
L’attività è stata coordinata dal Pubblico Ministero Rossella Spano della Procura della Repubblica di Cagliari e si prevedono ulteriori sviluppi di una certa importanza considerata la grave situazione di inquinamento, di degrado e di allarme sociale determinata dall’accumulo e soprattutto dall’incenerimento degli stessi rifiuti.
«Un’operazione della quale sono molto orgoglioso – ha sottolineato l’assessore all’Igiene del Suolo Alessandro Guarracino – diamo seguito ad un duro lavoro cominciato ormai più di un anno fa».
«La conclusione di questa impegnativa attività di indagine – ha affermato il Comandante della Polizia Municipale Mario Delogu – serva a diffondere nella cittadinanza la maggior consapevolezza che affidarsi a organizzazioni illegali si traduce sempre in un danno per l’intera comunità».

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