La noce di mare minaccia le Lagune Oristanesi, l’allarme lanciato dal deputato Luciano Cadeddu

Compresa nella liste delle 100 specie più invasive a livello mondiale, rappresenta un grave pericolo per l'ecosistema, oggi l'interrogazione di Cadeddu al ministero dell'Ambiente
“Negli ultimi anni nel Mar Mediterraneo si è manifestata in misura sempre maggiore la presenza di una specie molto invasiva e comunemente conosciuta come “noce di mare” – scrive Cadeddu- che per la sua pericolosità è compresa nella lista delle prime 100 specie invasive a livello mondiale”.
“In particolare è stata trovata in diverse lagune italiane come Orbetello, Grado, Marano e le Lagune Oristanesi e la Laguna di Venezia. In merito – annuncia il deputato 5 Stelle- è in fase di valutazione da parte del ministero dell’Ambiente l’ipotesi di fare richiesta all’Unione europea per inserirla nell’elenco delle specie esotiche invasive e si pensa anche ad un Tavolo congiunto con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, al fine di trovare soluzioni a supporto dei pescatori danneggiati dalla “noce di mare””.
Cadeddu, ha tenuto oggi un’interrogazione al ministero dell’Ambiente in Aula a Montecitorio. “Visto che il 26 febbraio scorso, la Commissione europea, in risposta all’interrogazione sulla medesima questione presentata dal collega eurodeputato Ignazio Corrao, ha affermato di essere a conoscenza della comparsa e diffusione della noce di mare nel Mediterraneo e negli altri mari europei, nonché del suo potenziale impatto sugli stock ittici e sugli ecosistemi marini, confermando inoltre la disponibilità per un sostegno finanziario, mi auguro – ha proseguito Cadeddu – che ogni decisione volta a trovare un rimedio a questa decisione possa avvenire nel minor tempo possibile”.
“Abbiamo visto i danni che la noce di mare ha fatto nell’Adriatico, nelle Lagune oristanesi e conosciamo quanto accaduto in passato nel Mar Nero e quindi non c’è tempo da perdere. Dobbiamo lavorare per tutelare sia i pescatori, sia il nostro ecosistema, e per questo è necessario conclude il deputato penstastellato -un intervento comunitario, in modo da trovare delle soluzioni comuni contro questa specie così dannosa”.

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