Oggi la Serie A si arricchisce di una pagina tra le più surreali della sua storia.

All’Allianz Stadium di Torino era previsto il match tra Juventus e Napoli, ma la gara non si è disputata.

Gli atleti partenopei sono rimasti in quarantena come prescritto dalla Asl regionale dopo il boom di casi da Covid-19 registrato tra i calciatori del Genoa, che la settimana scorsa hanno giocato al San Paolo contro gli Azzurri.

La Lega di Serie A ha deciso di non rinviare la partita e così la Juventus si è presentata normalmente in campo per disputarla, pur sapendo che gli avversari non si sarebbero presentati.

Si è generato un conflitto giurisdizionale tra le norme anticovid adottate dalla Regione Campania e quelle sottoscritte da Governo e Lega Calcio nel protocollo approvato dal Comitato tecnico scientifico.

Ora si va verso la vittoria per 3-0 a tavolino della Juventus e una accesa battaglia legale già annunciata dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentis.

Il Napoli la settimana scorsa ha disputato la partita contro il Genoa che sapeva già di avere 2 giocatori positivi. Successivamente ne sono stati diagnosticati altri 17 tra giocatori e staff. Adesso il Napoli a sua volta scopre di avere 2 casi positivi:  Piotr Zielinski e il collaboratore extra gruppo squadra Giandomenico Osti.

Domani verranno effettuati altri tamponi sui giocatori del Napoli che secondo il calendario dovrebbe incontrare la Juve a Torino domenica sera. Forse per precauzione visto il caso del Genoa si dovrebbe saltare la partita.

Ma la Lega Serie A ha deciso di adeguarsi al regolamento Uefa che stabilisce  se una squadra ha 13 calciatori a disposizione, compreso un portiere, la partita si potrà giocare. La squadra che non scenderà in campo subirà la sconfitta per 0-3 a tavolino. Il Consiglio ha anche stabilito che, se si dovessero registrare in settimana almeno dieci positività nel proprio organico, la società potrà chiedere il rinvio della partita, ma solo una volta nell’arco della stagione.