La foto: il Covid rende difficile la vendemmia? A Seui ci pensa Zinforosa, un’asinella di 4 anni
In questi giorni, a causa delle restrizioni per la diffusione del COVID-19, due amici di Seui hanno dovuto rinunciare all'aiuto di altri compaesani. Ma grazie all'asinella Zinforosa, sono riusciti a portare a termine l'impresa. E pensare che qualche tempo fa l'animale stava per essere soppresso
La vendemmia da sempre rappresenta un giorno di festa, ma quest’anno vista l’emergenza COVID-19 e i divieti di assembramento non può essere tale.
A Seui due amici, Luca Deplano e Salvatore Carta, in questi giorni hanno raccolto l’uva da vino in completa solitudine. Un’impresa non da poco, in quanto solitamente ogni anno portano avanti l’impresa grazie all’aiuto di tanti altri compaesani.
«Quest’anno abbiamo dovuto anticipare i tempi – afferma Luca – in quanto le piogge dei giorni scorsi stavano danneggiando l’uva. Sarebbero serviti un’altra decina di giorni, ma sarebbe stato deleterio aspettare.»
Deplano che porta avanti lo storico negozio di famiglia, è un perito agrario con la passione per la campagna e gli animali. «Già da ragazzo mi sono occupato di agricoltura – spiega l’imprenditore – e ho sempre curato con passione il mio vigneto. Prima quello che possedevo in località San Sebastiano e ora questo nella zona di Lilliu. Inoltre insieme a Salvatore abbiamo deciso di curare quello di un altro amico, che non può più seguire.»
I due seuesi, però per poter portare a termine la vendemmia in questi vigneti si sono avvalsi di Zinforosa un’asinella di quattro anni. Racconta Luca:«Zinforosa ci ha salvati, non saremmo mai riusciti a concludere il nostro lavoro in vigna. Ha trasportato tutta l’uva su due ceste ed un sacco, in vari viaggi, dal vigneto fino alla strada.»
Un lavoro “green” e di altri tempi, quello di Zinforosa, strappata qualche tempo fa ad un triste destino.
Racconta Luca:«Stava per essere soppressa a Senorbì, doveva essere macellata. Ma l’ho acquistata, su suggerimento di un amico di Nurri, in quanto è stata addestrata anche per essere utilizzata ad arare i campi. E se Dio lo permetterà, il prossimo anno verrà impiegata nei vigneti.»
Durante il periodo di lookdown, l’asinella ha partorito un puledro che è stato chiamato Corona. «Speriamo un nome che rappresenti solo un ricordo tra poco tempo, di questa situazione – spiega il seuese – nella speranza che il prima possibile la situazione ritorni alla normalità.»
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