Il mondo sardo della televisione è in lutto per la scomparsa di Paolo Latini.
Considerato un pioniere nell’Isola delle nascenti tv indipendenti tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, Latini è stato autore e conduttore di Videolina, La Voce Sarda e Bibisi. Accanto all’impegno nel mondo della tv ha svolto il suo lavoro di dipendente Telecom per tutta la vita. Il figlio Simeone è un noto attore e doppiatore.
In tanti lo ricordano sui social network.
«Lui si divertiva già a doppiare i film in sardo con Riccardo e Alessandro Coco, con la moglie Luciana e tanti altri mentre io, ragazzino, tentavo ancora di regolare l’antenna per vedere le nuove TV libere – scrive Bepi Anziani, storico direttore del tg di Videolina -. Paolo è stato uno dei primi autori e conduttori di Videolina, della Voce Sarda, di Bibisi. Si devono anche al suo estro i successi di mitici programmi di intrattenimento come ad esempio Casinight, fino alle esperienze con la compagnia Lapola. Ma Paolo Latini, morto ieri a Cagliari, è stato anche un ottimo divulgatore tanto da vincere il premio Venezia per il programma Medicina oggi, uno dei primi girati interamente nelle sale operatorie.
Nonostante il grande impegno nel mondo della comunicazione non ha mai lasciato il suo lavoro alla Telecom fino al giorno della pensione. Lo ricordo con grande affetto. È stato uno dei miei punti di riferimento nei primi anni di lavoro a Videolina. Ci siamo frequentati anche oltre il lavoro, poi, come purtroppo spesso succede nelle amicizie, i nostri incontri si sono diradati fin quasi a perderci. Ma il dispiacere per la sua perdita mi fa capire che non sarebbe dovuto accadere. Un abbraccio affettuoso a Luciana, Simeone e Veronica».
Anche Massimiliano Medda, leader dei Lapola, gruppo comico fortemente incoraggiato da Latini nei primi anni di attività, lo ricorda con un commosso saluto: «A Paolo Latini dobbiamo tanto. Ci diede popolarità televisiva grazie ad uno spot televisivo da lui scritto e diretto per conto della allora Sip: quello del messaggero. Filippide corse da Atene a Sparta per chiedere aiuto in vista della battaglia contro i Persiani; arrivato a Sparta, il comandante delle truppe in cagliaritano, gli chiedeva “non potevi mandarmi un fax?”. Il successo fu clamoroso e da quel momento in poi Paolo ha sempre fatto parte delle nostre trasmissioni televisive, mai invadente ma sempre pronto a dirti quello che andava bene o quello che era da togliere… vederlo dietro le quinte ti metteva sicurezza, ogni progetto o nuova idea veniva discussa con lui. Ci mancherà la tua signorilità, il tuo modo gentile e raffinato e il tuo sorriso. Un abbraccio a Luciana, Veronica e Simeone».
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