Buone notizie in casa rossoblù, anche il terzo tampone ha dato esito negativo per i giocatori del Cagliari. Adesso i rossoblù potranno allenarsi tutti insieme e non a piccoli gruppi.

I giocatori positivi sono Despodov, Cerri, Ceppitelli e Bradaric, più i due non positivi sotto sorveglianza attiva.

La squadra guidata da Di Francesco ha lavorato per reparti. l Cagliari si ritroverà ad Asseminello domani mattina per proseguire la preparazione precampionato: i rossoblù si alleneranno anche al pomeriggio. Intanto confermata la partnership con Latte Arborea: il logo del Gruppo Arborea continuerà a comparire sulla manica delle magliette anche in occasione della stagione 2020-21.

“El Jefe“, in Uruguay, è un soprannome impegnativo. Significa in buona sostanza “il capo“, e fu l’appellativo di José Nasazzi, libero e capitano della “Celeste” che vinse due Olimpiadi e il primo Mondiale. Nasazzi era un personaggio dall’immenso carisma. Ma a Cagliari quando si parla di Uruguay, di  personalità, quando si pensa al ruolo di libero e alla fascia di capitano, viene in mente Diego Lopez, uno che il soprannome di “Jefe” se lo è meritato eccome.

Grinta da vendere e carisma. Lopez ha passato in Sardegna dodici stagioni. Prima relegato sulla fascia destra, poi a dirigere la difesa fino a quando, nel 2007, è diventato capitano. Diego è ancora uno dei giocatori più amati dai tifosi. Oltre 300 presenze in campo (e 7 reti) collezionate fra il 1998 e il 2010, Lopez è stato anche allenatore del Cagliari, facendo tutta la gavetta, dai Giovanissimi alla guida della prima squadra.

Non è mai stato un leader di quelli che urlano, né uomo da copertina. Lopez è un duro silenzioso, ascolta tutti ma poi decide in autonomia, ci mette la faccia, ha l’orgoglio tipico di chi viene dall’Uruguay. Oggi “El jefe”, uruguaiano ma sardo d’adozione, compie 46 anni, tanti dei quali passati in rossoblù. Buon compleanno Jefe!