Vertice in Prefettura sulla questione migranti a Monastir: adottate misure per la sicurezza

Il Prefetto ha coinvolto tutte le istituzioni e le Forze dell'ordine per le criticità della struttura di Monastir: più videosorveglianza, rafforzamento delle recinzioni e più mediatori culturale tra le iniziative
Ha coinvolto molte istituzioni il vertice che si è tenuto ieri in prefettura, col Nuovo Prefetto Gianfranco Tomao, appena insediatosi a Cagliari. Si è trattato di una Riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia alla quale sono intervenuti il Vice Questore Vicario ed i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Cagliari.
Alla riunione hanno inoltre partecipato il Commissario Straordinario dell’Azienda regionale della Tutela della Salute (ATS), il Responsabile dell’Unità di Crisi Locale COVID- 19 ed il Direttore del Dipartimento Servizio Prevenzione e Promozione Salute, Area Migrazione, della suddetta Azienda, unitamente al Direttore del Dipartimento Militare di Medicina Legale, nonché il Direttore del Centro migranti di Monastir, presenti anche i sindaci di Monastir e San Sperate.
Obiettivo esaminare le criticità determinate dall’accoglienza dei migranti che, nel periodo, sono sbarcati direttamente sulle coste meridionali della Sardegna, in particolare i problemi legati alla permanenza dei migranti ospitati nel Centro di Monastir, dove essi sono sottoposti a quarantena (qualora risultati negativi al virus) ovvero ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (qualora risultati positivi, comunque tutti asintomatici).
Le procedure già in atto all’arrivo dei migrati, prevedono una immediata prima visita medica generale e, a seguire, l’esecuzione di un “tampone” nei riguardi di ciascun migrante, poi ripetuto in caso di necessità e, comunque, prima di disporne l’allontanamento e la dismissione. Per accorciare il più possibile i tempi per l’esecuzione di tutti gli accertamenti sanitari ed evitare commistioni fra migranti negativi ed eventuali positivi, è stata stabilita l’immediata elaborazione condivisa di un vademecum operativo che consenta di scongiurare dubbi e/o fraintendimenti sulla identità di ciascun interessato, nonché per favorire una immediata individuazione e l’isolamento dei positivi.
In questo modo ci vorrà molto meno tempo per stabilire le condizioni di salute degli immigrati e stabilire chi deve essere subito rimpatriato, anche per abbreviare il più possibile la permanenza nel Centro ed evitare quindi che gli ospiti tendano ad allontanarsi. Ad oggi, quanti si sono finora allontanati sono stati sempre ricondotti al Centro in questione, poiché rintracciati sul territorio dalle Forze di Polizia oppure perché rientrati spontaneamente.
Comunque il Prefetto, sentiti i vertici delle Forze di Polizia, ha stabilito di disporre l’immediata realizzazione di ulteriori rafforzamenti della recinzione perimetrale del Centro. Verrà intensificato il sistema di videosorveglianza di cui è già dotato il Centro, così come saranno ulteriormente implementate le misure di suddivisione degli spazi, al fine di limitare i possibili contatti fra i vari gruppi di migranti ora presenti. Per favorire il dialogo e la condivisione, saranno anche aumentati i mediatori culturali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA