(VIDEO) Cala Biriala, crisi anafilattica improvvisa: interviene l’elisoccorso
Accorato il ringraziamento dell’amministrazione baunese a tutti coloro i quali, con grande senso di responsabilità e prontezza, hanno contribuito alla buona riuscita del soccorso.
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Cala Biriala. In piena crisi anafilattica, viene portata al sicuro su uno scoglio dagli addetti alla vigilanza della Costa di Baunei per poi essere verricellata sull’elisoccorso di Olbia: lieto fine ieri per una donna.
“Non solo in montagna,” si legge scritto sulla pagina del Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna “gli incidenti purtroppo possono verificarsi anche durante una spensierata giornata di mare”.
Accorato il ringraziamento dell’amministrazione baunese a tutti coloro i quali, con grande senso di responsabilità e prontezza, hanno contribuito alla buona riuscita del soccorso.
? Elisoccorso di Olbia, ieri in intervento a Cala Biriala, nella costa di #Baunei, in soccorso ad una donna con crisi anafilattica. I OLBI durante il recupero dallo scoglio tra Cala Mariolu e Cala dei Gabbiani, dove la paziente è stata portata dall'imbarcazione del servizio Vigilanza del comune per agevolare le operazioni di soccorso.? Non solo in montagna, gli incidenti purtroppo possono verificarsi anche durante una spensierata giornata di mare.Grazie all’equipe dell' #elisoccorso Hems Sardegna che garantisce un’attività salvavita così importante!#cnsas #cnsassardegna #elisoccorsosardegnaVideo di Luigi Fancello
Gepostet von Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna – CNSAS am Dienstag, 11. August 2020
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Cagliari, Marco Altea lancia Whable: così vivere la città senza barriere diventa possibile

Restituire alle persone con disabilità la possibilità di vivere la propria città senza barriere. È questo l’obiettivo di Whable, piattaforma ideata da Marco Altea, 46 anni, che convive da oltre venticinque anni con la sclerosi multipla e da circa tre si muove in sedia a rotelle.
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Restituire alle persone con disabilità la possibilità di vivere la propria città senza barriere. È questo l’obiettivo di Whable, piattaforma ideata da Marco Altea, 46 anni, che convive da oltre venticinque anni con la sclerosi multipla e da circa tre si muove in sedia a rotelle.
L’idea è nata da un’esperienza personale: dopo la pandemia, Marco si è trovato davanti a marciapiedi impraticabili, gradini all’ingresso dei locali, bagni inaccessibili e parcheggi spesso occupati. È in quel momento che ha compreso come la disabilità non sia solo una condizione fisica, ma anche il risultato di un ambiente che non accoglie.
Da questa consapevolezza è nato Whable, inizialmente pensato come una lista di locali e parcheggi accessibili, poi evoluto in una piattaforma integrata che punta a creare una vera comunità. Non si tratta solo di segnalare luoghi accessibili, ma di favorire la partecipazione sociale e la condivisione di esperienze, abbattendo tre barriere principali: quella informativa, quella fisica e quella relazionale.
La piattaforma offre una mappa dei luoghi accessibili, aggiornata direttamente dalle persone con disabilità, i cosiddetti “Whablers”, garantendo informazioni affidabili e verificate sul campo. I locali vengono premiati con i bollini Whable, assegnati da chi li ha visitati e testati, certificandone la reale accessibilità. Oltre alla mappa, la piattaforma include “Angels on Demand”, un servizio per prenotare accompagnatori qualificati, e una community interattiva, dove condividere esperienze, suggerimenti e momenti di vita sociale, creando relazioni e riducendo l’isolamento.
Attualmente Whable è in fase di sviluppo e funziona come Web App, accessibile senza download per garantire facilità di utilizzo. Il lancio ufficiale della piattaforma è previsto per la Primavera 2026, quando sarà completa e ricca di contenuti pensati per un’esperienza utente completa e inclusiva.
In vista del lancio, Marco ha aperto una fase di Beta Test: «Non vogliamo costruire il servizio per le persone con disabilità, ma con loro», sottolinea. Si cercano persone con disabilità motoria e utilizzatori di sedia a rotelle interessati a testare la piattaforma in anteprima, mappare i primi luoghi e fornire feedback. L’obiettivo è creare un progetto partecipativo, dove la community contribuisce attivamente a rendere Whable più utile, inclusiva e vicina alle reali esigenze degli utenti.
Whable è quindi molto più di una piattaforma: è uno spazio condiviso, creato da persone con disabilità per persone con disabilità, dove le informazioni sono affidabili, le esperienze vengono raccontate e le relazioni costruite. Un progetto che dimostra come l’inclusione passi anche dalla collaborazione, dalla condivisione e dal coinvolgimento diretto della comunità.
Contatti
Marco Altea – Fondatore & CEO
Email: [email protected]
Sito Web: www.whable.it
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