Già diversi mesi fa il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute – Nas di Cagliari, dopo un’ispezione congiunta con personale del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ATS-ASSL di Cagliari, aveva riscontrato l’apertura e l’esercizio di un’attività abusiva riconducibile ad una struttura residenziale per anziani, con la presenza di diciannove ospiti e personale addetto all’assistenza, chiamata Villa Lavinia in via Ischia a Quartu.

Il Nucleo Verifica Strutture Sociali aveva quindi constatato l’insussistenza dei requisiti fondamentali per l’avvio di una struttura sociale residenziale per anziani di quel tipo. In virtù del fatto che la tutela delle condizioni di sicurezza e di salute di ospiti e operatori ha interesse prevalente rispetto a quello dell’imprenditore alla prosecuzione dell’attività, l’Ente aveva quindi provveduto a ordinare la cessazione dell’attività abusiva della struttura.

Ma essendo in piena emergenza sanitaria e viste le difficoltà a trovare una sistemazione alternativa immediata agli ospiti della struttura, era poi stata concessa una proroga, per consentire di provvedere ad un adeguato trasferimento degli anziani. Tuttavia anche l’ulteriore termine è ormai abbondantemente scaduto.

Nel corso di ulteriori verifiche effettuate in un sopralluogo dal Comando di Polizia Locale, alle quali non ha presenziato l’Azienda per la Tutela della Salute, è stato accertato che la struttura senza titolo non solo ha continuato ad esercitare, ma addirittura ad accogliere nuovi ospiti. E infatti di recente, nonostante sia ormai comprovato che si tratti di un centro non idoneo sotto il profilo organizzativo e strutturale a ospitare anziani, è stata inserita una nuova persona. I parenti hanno poi provveduto subito dopo a trovare un’altra sistemazione per il proprio familiare, ma intanto si stanno completando le attività necessarie ad allontanare con urgenza, se necessario anche coattivamente, gli ospiti ancora presenti.

Dal momento che emerso che i familiari della persone ospitate nella struttura non erano al corrente delle irregolarità e della mancanza dei necessari permessi, l’Amministrazione comunale di Quartu, ritiene che la comunità debba essere informata, affinché si valuti attentamente l’introduzione di nuovi ospiti all’interno della struttura, proprio perché, in quanto non autorizzata, non garantisce il benessere degli ospiti.

Il finale infuocato di Cagliari–Roma ha lasciato strascichi ben oltre il triplice fischio. La partita, già carica di tensione per un rigore richiesto dai rossoblù e non assegnato, è esplosa in un duro confronto faccia a faccia tra Folorunsho e Hermoso, episodio che nel giro di pochi minuti ha fatto il giro dei social alimentando polemiche e analisi di ogni tipo.

La scintilla nasce nel momento di massima concitazione: il Cagliari protesta per un presunto fallo da rigore e attorno all’arbitro si crea una mischia. In questo clima surriscaldato, Folorunsho e Hermoso vengono ripresi in un botta e risposta molto ravvicinato. Nonostante il tentativo del centrocampista rossoblù di coprirsi la bocca, le immagini diffuse online sembrano cogliere un labiale pesante rivolto al difensore giallorosso.

La tensione non si placa nemmeno dopo il primo intervento del direttore di gara, che ammonisce entrambi nel tentativo di riportare l’ordine. Pochi minuti più tardi, un altro episodio aggiunge benzina sul fuoco: Palestra mette volontariamente il pallone fuori per permettere i soccorsi a un compagno, ma Hermoso intercetta la sfera prima che superi la linea laterale. Il gesto scatena la rabbia dei giocatori del Cagliari, che circondano il difensore spagnolo protestando in modo veemente.

Il clima resta teso fino alla fine, ma è nel dopo partita che arriva il gesto più significativo. Folorunsho, dopo aver rivisto le immagini dell’accaduto, decide di esporsi pubblicamente assumendosi la responsabilità delle proprie parole.

“Solo a mente fredda mi sono reso conto di ciò che ho detto”, dichiara il giocatore rossoblù. “In campo l’adrenalina può travolgerti, soprattutto in momenti così delicati. A un’offesa ho risposto con un’altra, e questo non deve mai accadere. Voglio chiedere scusa ad Hermoso, ai tifosi e a chiunque si sia sentito offeso.”