Businco: stop agli interventi chirurgici per 2 settimane, lo sconcerto dei pazienti

Le associazioni dei pazienti oncologici manifestano le loro preoccupazioni sulla decisione dell'ospedale Businco di interrompere l'attività chirurgica per due settimane per effettuare dei lavori all'esterno delle sale operatorie
«Sospendere gli interventi chirurgici per due settimane nell’ospedale oncologico Businco è una follia. Una scelta che sembra denotare non solo incapacità organizzative ma anche una certa irresponsabilità nella gestione degli ammalati e dei Sanitari. Un sonoro schiaffo che lascia senza parole», scrivono in un comunicato congiunto- le associazioni “Socialismo Diritti Riforme”, Fidapa Cagliari, Mai più sole contro il tumore ovarico, Lilt, Tribunale del Malato, Adiconsum Sardegna avendo appreso dei lavori di rifacimento pavimenti e rivestimenti aree antistanti sale operatorie.
«È evidente che – scrivono – si tratta di importanti interventi, anche per l’agibilità e il decoro della struttura, ma è altresì lampante che sospendere “a far data dal 17 al 31 agosto sia gli interventi urgenti sia quelli già programmati” è un atto che svilisce il ruolo stesso del principale riferimento regionale per i tumori. Sembra così far ritenere che la malattia oncologica non sia così grave da richiedere interventi salvavita, anzi si lascia intendere che l’Ospedale non abbia neppure un ruolo determinante e che i suoi operatori, in particolare Chirurghi, Anestesisti, Ferristi, Infermieri, non siano così indispensabili».
«Come più volte in questi mesi hanno avuto modo di far notare, i pazienti – sottolinea il comunicato– sono stanchi di essere residuali in qualsivoglia scelta. Ricordano che hanno vissuto con difficoltà il lockdown quando sono stati chiusi i laboratori ed è diventato impossibile continuare le cure oncologiche. Sanno però che anche in quel periodo così cupo gli interventi chirurgici non sono mai stati sospesi e vorrebbero sapere quale seria ragione possa oggi determinare un danno così grave per i malati e i loro familiari per questo sollecitano un confronto con i Dirigenti dell’Ospedale».
«Ci sembra assurdo infatti che – concludono SDR, Fidapa Cagliari, Adiconsum Sardegna, Tribunale del Malato, Mai più sole e Lilt – i lavori non possano essere concentrati in uno o due o tre giorni venerdì, sabato e domenica con doppi turni (giorno e notte), come accade di solito per le urgenze nei cantieri. Ingiustificabile poi la riduzione degli Anestesisti del Businco che saranno chiamati a risolvere i problemi del Microcitemico. Insomma una situazione che ancora una volta conferma che il matrimonio con il Brotzu non ha favorito l’Oncologico e i suoi pazienti».

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