La prontezza e la professionalità di un Vice Brigadiere dall’Arma hanno consentito di salvare un anziano colpito da infarto. I fatti risalgono alla tarda mattinata di ieri quando, a Jerzu, proprio dal palazzo di fronte allo stabile della Compagnia Carabinieri, una donna in preda al panico cercava di richiamare l’attenzione di qualche soccorritore dal balcone di casa. Attirato dalle urla dell’anziana signora, il Vice Brigadiere (impegnato negli uffici dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri) si è precipitato nell’abitazione da cui proveniva la richiesta di aiuto rendendosi subito conto della gravità della situazione.

Riverso in terra nella cucina dell’appartamento, infatti, era presente il figlio 65enne della donna che, in stato di incoscienza, appariva privo di vita. Il Vice Brigadiere dopo aver verificato l’assenza di battito cardiaco, ha effettuato le prime tecniche di rianimazione mediante massaggio cardiaco intimando ai colleghi della Stazione di Jerzu arrivati poco dopo di richiedere i soccorsi. Le operazioni di massaggio cardiaco svolte dal Sovrintendente dell’Arma si concludevano a buon fine.

Il malcapitato, infatti, ha ripreso conoscenza ed è stato trasportato all’Ospedale Civile “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei. I sanitari intervenuti hanno confermato l’importanza delle manovre cardiache attuate dal militare senza le quali sarebbe probabilmente deceduto. Dopo i primi accertamenti, il 65enne è stato poi condotto presso l’Ospedale “San Francesco” di Nuoro dove sarà ricoverato per qualche giorno di osservazione medica.

Cocaina ed eroina in grandi quantità in arrivo dalla Malesia e dall’Olanda per rifornire le piazze di spaccio della Sardegna: i Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari hanno sgominato una banda dedita al narcotraffico internazionale.

39 le misure cautelari scattate a seguito delle disposizioni del Gip di Sassari, 37 a danni di nigeriani, due nei confronti di sardi, Gavino Gavino, 29 anni, e Stefania Ruggiu, 35. Questi ultimi sono finiti in carcere così come alcuni dei cittadini nigeriani arrestati, gli altri si trovano ai domiciliari. Nove sono ricercati e irreperibili.

Ogni mese arrivavano nel sassarese, sia dall’estero, sia dall’Italia circa 10 kg di droga tra cocaina ed eroina, per un giro di affari milionario. La droga arrivava tramite spedizioni internazionali mascherate o attraverso ovulatori.