Non solo senza patente, ma anche privo di vestiti.

«Date tutta la mia roba ai poveri» queste le parole di Mesina ai familiari. Avrebbe, poi, lasciato tutte le sue cose a casa della sorella prima di fuggire.

Il quasi 80enne Graziano Mesina, latitante da giovedì scorso – quando la condanna a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga –, è ricercato ovunque ma sembra essere stato inghiottito da un buco nero.

Il suo intento potrebbe essere una trattativa che porti all’alleggerimento della condanna.

Ipotizzate la Corsica e la Tunisia come meta del suo viaggio.

Intanto, continuano le perquisizioni a tappeto nel Supramonte e a Orgosolo.

Proseguono le ricerche di Graziano Mesina, allontanatosi dalla sua casa a Orgosolo giovedì sera prima della condanna definitiva a 30 anni per traffico di droga. Sono diverse le perquisizioni effettuate all’alba da Carabinieri e Polizia nelle case del centro abitato e negli ovili dell’agro di Orgosolo.

Secondo indiscrezioni Mesina sarebbe pronto a trattare la resa, dopo aver preso tempo prima di tornare in carcere, e avrebbe chiesto condizioni detentive più miti, come per esempio la detenzione domiciliare, considerata l’età e motivi di salute.

Tra le varie piste seguite dalle forze dell’ordine non si esclude la fuga all’estero – in Corsica o Tunisia, anche se Mesina non ha con sé i documenti.