Province: prima erano diventate 8, poi si pensò di abolirle, quindi diventarono di nuovo 4 più la Città metropolitana di Cagliari e ora potrebbero di nuovo essere 8, 6 province di fatto e due città metropolitane. Questa la proposta arrivata in commissione Autonomia del Consiglio regionale.

In realtà le proposte, presentate provincia per provincia, sono sei, una per la Gallura, una per l’Ogliastra, la terza per allargare i confini della Città Metropolitana di Cagliari e le ultime tre per l’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. All’appello potrebbe aggiungersene un’altra, quella per la reintroduzione della provincia del Sulcis.

La geografia amministrativa della Sardegna diventerebbe quindi la seguente: sei provincie, Gallura, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Sud Sardegna e Sulcis e due città metropolitane, Sassari e Cagliari. 

Le varie istanze dovrebbero essere unificate e poi inizierà la discussione.

L’opposizione con i suoi 1500 emendamenti presentati farà ostruzionismo duro, anche se si è detta disponibile a votare la proroga del piano casa. Ma la condizione indispensabile è che la maggioranza stralci l’interpretazione autentica del piano paesaggistico regionale, l’articolo 2 della legge che prorogherebbe il Piano Casa.

Dal canto suo la maggioranza all’interno della quale si è consumato uno strappo ieri proprio sull’annullamento per mancanza del numero legale, della riunione della Commissione Urbanistica si sta confrontando a Villa Devoto in un vertice convocato dal Governatore proprio per ricucire lo strappo.

La maggioranza sostiene che l’interpretazione autentica del piano paesaggistico regionale sia semplicemente il mezzo col quale procedere sui lavori della Sassari-Alghero, e che non ci sia nessuna manovra, o blitz per superare i vincoli paesaggistici. Si preannuncia dunque un braccio di ferro che mette a rischio la proroga del Piano Casa, la cui scadenza è fissata per il 30 giugno, visto che l’opposizione intende utilizzare tutti i 10 giorni che le spettano, per la discussione della legge.