Il progetto di Daniele Strano chiamato Strange for Life, che ormai tutti conoscono in Sardegna, quest’anno raccoglierà fondi per la Tutela dell’ambiente ma con il coinvolgimento dei più giovani. La finalità è la raccolta di fondi da destinare al ripristino delle aree devastate dagli incendi nei vari comuni sardi interessati, la realizzazione di giardini educativi e naturalmente sensibilizzare le persone sui temi ambientali. Il mezzo come sempre è la regata in kayak lungo le coste della nostra splendida isola.

L’iniziativa coinvolgerà 9 persone, uomini e donne di varie età che senza nessuna preparazione fisica pagaieranno su 5 kayak per 350 km di costa sarda in soli 14 giorni con 14 soste, in altrettanti comuni sardi coinvolti nell’iniziativa. In ogni tappa del programma di navigazione verrà organizzata una festa a tema per coinvolgere il maggior numero possibile di spettatori e renderli partecipi all’iniziativa solidale. Un’equipe di collaboratori supporterà via terra l’evento, anticipando ogni tappa per organizzare la logistica dell’intero team. La navigazione verrà poi affiancata da un gommone che seguirà il gruppo di canoisti in alcune delle tappe più impegnative dell’impresa.

La nuova sfida coinvolgerà e unirà due diverse generazioni. Parteciperanno all’impresa quattro giovani under 18 e quattro adulti al fine di far scattare un confronto costruttivo su come poter creare un nuovo sistema di rispetto ambientale. La raccolta fondi prevede sia la presenza di sponsor che potranno esporre il proprio logo sul sito, sulla locandina, sulle borracce che verranno vendute a ogni tappa e soprattutto sulle canoe con grande visibilità. Ma naturalmente tutti possiamo contribuire anche con una piccola donazione, anche acquistando online le mitiche borracce. Per donare basta andare su questo link: https://strangeforlife.it/

Tutto nasce dall’idea di Daniele Strano, istruttore di nuoto e kayak, col pallino della solidarietà. Daniele ha fondato il progetto “Strange for Life” che si prefigge di organizzare iniziative finalizzate alla raccolta fondi con cui finanziare altre Onlus. Da grande sportivo ha deciso di coniugare la voglia di aiutare gli altri con la sua passione per lo sport e quindi organizza gare in canoa per raccogliere fondi. Quest’anno Daniele si rivolge ai più giovani con la collaborazione dei comuni di, Cagliari, Villasimius, Muravera, Villaputzu, Bari Sardo, Tortolì, Orosei, Budoni, Budoni.

Daniele Strano è una garanzia, la trasparenza e l’efficacia delle sue iniziative benefiche hanno aiutato tantissimi malati oncologici al Businco, grazie alla sua raccolta fondi e alla sua grande energia positiva, sono state acquistate 16 poltrone comode e funzionali per rendere meno pesante il momento dell’infusione dei chemioterapici.

Adesso Daniele con Carlo Spiga e Valentina Demara, insieme a Strange for Life ci chiedono aiuto per portare a termine un’altra importantissima iniziativa: riuscire ad acquistare 10mila mascherine per gli operatori che lavorano negli ospedali Brotzu, Santissima Trinità e CTO di Iglesias. Il carico è già stato individuato ed è pronto, ma occorrono 7300 euro. Sono tanti, per Strange for Life i traguardi difficili sono uno stimolo, non un ostacolo. E se ognuno di noi mette anche poco, il traguardo non è poi così difficile da raggiungere.

Si può aderire attraverso la raccolta fondi “Mascherine per chi opera nella Sanità Sarda!” oppure sulla piattaforma di Strange for Life con i classici canali Postepay e Paypal. Quindi per donare si può andare sul sito e cliccare aiuta il progetto. Possiamo pensare che questa settimana che stiamo a casa, spenderemo meno per la benzina, o per la colazione al bar, mettiamo in conto di aver speso comunque quei soldi e doniamoli per questo progetto che serve per aiutare persone senza le quali questa emergenza non si potrebbe proprio fronteggiare.

«Avantieri spinti dalle notizie dei vari tg abbiamo voluto creare questa raccolta fondi – spiega Daniele Strano- Sappiamo benissimo che tanti cittadini in Italia si sono mossi in questa direzione in ogni regione. Purtroppo la situazione è grave e non sappiamo come possa evolvere. Mi auguro che tanti sardi possano convergere su questa nostra scelta e mi sento di dire che questo traguardo sarà merito della nostra solidarietà e non di questa idea».