Il presidente del Veneto Luca Zaia non condivide il passaporto sanitario ma è d’accordo con il governatore della Sardegna Christian Solinas per la preoccupazione sugli arrivi in vista della riaperture tra le regioni.

Ma il governatore veneto una patente di sanità è impossibile perché il tampone non darebbe la garanzia che da qui a fine vacanza una persona risulti negativa.

Poi Zaia ha aggiunto: “Il principio fondante del pensiero di Christian Solinas, persona che conosco e stimo, è del presidente di un’Isola importante come la Sardegna che immagina un sistema di regolamentazione sanitaria degli accessi”.

Si era parlato di rinviare la riapertura di una settimana, ma evidentemente il Governo ha deciso di non rimandare ulteriormente. La situazione sarà costantemente monitorata e se in questi quattro giorni che mancano alla riapertura dovesse registrarsi un aumento significativo dei contagi la decisione potrebbe essere rivista.

Ma al momento il Governo ha deciso che dal 3 giugno gli italiani potranno spostarsi da una regione all’altra senza necessità di certificare la propria negatività. Sarà dunque applicato l’ultimo Dpcm che prevedeva appunto la ripresa degli spostamenti da una regione all’altra per questa data.

Per ora non è chiaro quale posizione assumerà la Sardegna, visto che dopo giorni di discussione sulla necessità di un passaporto sanitario, solo ieri l’Assessore alla Sanità Nieddu affermava che non fosse necessario alcun certificato, mentre il Governatore che avrebbe dovuto parlare in conferenza stampa e fare chiarezza, non si è espresso perché impegnato nel vertice con il Governo e tutti gli altri governatori di regione.