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La ricetta Vistanet di oggi: “Maccion’e Sestu”, melanzane come fossero una frittura di pesce

 

 

Quando si faceva il “Maccion’e Sestu”, non si parlava di vegetariani e i vegani non erano ancora stati inventati, però oggi questo piatto costituisce una valida alternativa al pesce fritto. In effetti osservando il piatto sembra di vedere dei ghiozzi fritti, in realtà sono melanzane.

Il sardo si sa è una lingua duttile e i sardi sono molto fantasiosi. A Sestu non c’è il mare e quindi un tempo, quando era difficile trovare pesce fresco, nei paesi lontani dal mare, se la voglia di una frittura di pesce era tanta, si trovava il compromesso, pochissimi ingredienti per una frittura molto saporita:

Ingredienti:

melanzane dell’orto tutte della stessa misura
semola fine
sale
olio per friggere

Prendete le melanzane, lavatele e mettetele a lessare, intere in acqua salata. Devono ammorbidirsi, ma non cuocersi completamente. Quando saranno leggermente raggrinzite scolatele, lasciatele raffreddare e tagliatele per la lunghezza in 6 o in otto a seconda della grandezza.

Fatele sgocciolare per un po’ mettendole in frigo in modo che siano ben fredde. Quando si saranno asciugate, mettete abbondante olio in una padella e fatelo scaldare, nel frattempo prendete gli spicchi di melanzana e insemolateli per bene. Quando l’olio sarà ben caldo fate friggere le melanzane, il fatto che siano fredde renderà l’insemolatura croccante proprio come la pelle dei ghiozzi fritti. Una volta dorate toglietele dalla padella e fate assorbire l’eccesso d’olio su carta da cucina, salatele e consumatele ancora calde.

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