(FOTO E VIDEO) Accadde oggi. 23 maggio 2016: 4 anni fa Daniele Conti disse addio alla maglia del Cagliari

La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rososblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza colori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Quattro anni fa, il 23 maggio 2016, la bandiera del Cagliari Daniele Conti, capitano di mille battaglie, ha detto addio alla maglia rossoblù.
Un Sant’Elia pieno fino all’ultimo ordine di posto tributò al leggendario numero 5 rossoblù, il saluto che si era meritato in ben 16 stagioni con i 4 mori cuciti sul petto. Accadde a un anno di distanza dal suo addio al calcio giocato.
Il regista romano giocò infatti la sua ultima partita con il Cagliari il 31 maggio 2015, in un Cagliari-Udinese non proprio esaltante, che segnò l’ultima partita del club di Giulini nella massima serie prima della retrocessione in B. Anche in quell’occasione il suo pubblico gli dedicò una standing ovation.
Con la promozione del Cagliari di Rastelli in Serie A e l’ingresso nella dirigenza di Conti, la società di via Mameli decise di dare vita al “Conti Day”, una serata intera dedicata allo storico capitano. La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rossoblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza valori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Le emozioni di una serata indimenticabile ??5️⃣ #ContiDay
Gepostet von Cagliari Calcio am Dienstag, 24. Mai 2016
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3 marzo 1867: viene inaugurata la diga di Corongiu, la prima in Sardegna

Il 3 marzo 1867, nella fontana dell'attuale piazza Yenne (allora piazza San Carlo) ci fu il primo zampillo d'acqua proveniente dal bacino della diga di Corongiu, la prima vera diga della Sardegna. Si trattò di un'opera avveniristica non solo per la Sardegna, ma anche per l'Italia: l'invaso ricavato fu infatti il primo bacino artificiale realizzato in Italia mediante sbarramento di corso d’acqua in valli montane
Il 3 marzo di 152 anni fa fu inaugurata la prima vera diga della Sardegna realizzata con tecniche moderne. Stiamo parlando della diga di Corongiu, situata nei monti del territorio del Comune di Sinnai e ancora oggi attiva (vedi foto). Si trattò di un’opera avveniristica non solo per la Sardegna, ma anche per l’Italia: l’invaso ricavato fu infatti il primo bacino artificiale realizzato in Italia mediante sbarramento di corso d’acqua in valli montane.
«Dal fattone esame rimasi convinto che quest’opera riuscir deve di somma utilità non solo alla città di Cagliari, ma all’intera Sardegna. Finché Cagliari difetterà di acqua, il suo porto sarà sfuggito dai naviganti ed il commercio marittimo resterà stazionario. A parer mio questa opera è la più feconda, in utili risultati, la più giovevole all’Isola, che intraprendere si possa nelle attuali circostanze».
Così Camillo Benso Conte di Cavour, nel 1857 scriveva all’Intendente generale di Cagliari e gettando le basi per la prima diga costruita in Sardegna. Il progetto dell’opera fu realizzato dall’ingegner Felice Giordano e i lavori si protrassero dal 1861 al 1867.
Il 3 marzo ci fu il primo zampilo d’acqua in piazza Yenne, già allora cuore pulsante di Cagliari – e da quell’istante la diga e l’invaso furono operativi.
Tra il 1925 e il 1939, la Società italiane per condotte e acque diede al bacino di Corongiu la forma che assume al giorno d’oggi con un sistema di tre dighe di tipo “gravità” in pietra e granito in grado di scaricare 30 metri cubi d’acqua al secondo.

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