Al mare in Sardegna dopo il lockdown: per ora vince il distanziamento sociale

Primo week end dopo il lockdown e gli abitanti della della Sardegna, per la prima volta nella stagione, si affacciano timidamente alle spiagge, dove fanno capolino soprattutto le famiglie con bambini. Gli ampi litorali che si estendono per chilometri sembrano garantire - almeno per ora - il distanziamento sociale richiesto dall'emergenza Coronavirus.
Primo week end dopo il lockdown e gli abitanti della della Sardegna, per la prima volta nella stagione, si affacciano timidamente alle spiagge, dove fanno capolino soprattutto le famiglie con bambini. Gli ampi litorali che si estendono per chilometri sembrano garantire – almeno per ora – il distanziamento sociale richiesto dall’emergenza Coronavirus.
Situazione tranquilla anche al Poetto, dove la larghezza dell’arenile gioca a favore dei distanziamenti. Più problematica sarà la situazione quando aumenterà il caldo e la voglia di fare un tuffo al mare. Per ora il buon senso dei sardi sembra sia il fattore determinante.

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In Sardegna si torna al mare, Stefano Manunza (Is Canaleddus): “Pronti a ripartire in totale sicurezza”

Il mare ai tempi del Covid-19: molti dubbi ancora per le spiagge libere, mentre le regole per stabilimenti e aree private sono chiare e precise. Con i suoi nove ettari di verde, un mare cristallino e turchese e tutti i servizi l'oasi di Is Canaleddus si candida come uno dei luoghi più adatti in cui prendere il sole ai tempi del Covid-19. Il gestore Stefano Manunza ci racconta come andrà: «aree private situate ad adeguata distanza l'una dall'altra, servizi, comfort e piattaforme di legno di fronte al mare».
La principale novità di questa nuova fase dell’emergenza epidemiologica Covid-19 è stata la riapertura delle spiagge e la possibilità per i sardi – e dal 2 giugno anche per i turisti – di riabbracciare il mare.
Le regole concordate da Regione Sardegna, Governo e operatori balneari sono il giusto compromesso per fruire degli arenili e delle aree circostanti senza correre rischi e senza che l’esperienza si trasformi in qualcosa di faticoso e stressante.
Se per la fruizione delle spiagge libere i dubbi rimangono ancora molti e ci si dovrà affidare giocoforza al buon senso dei singoli e all’intervento, dove possibile, delle amministrazioni comunali, negli stabilimenti e nelle aree private attrezzate per la balneazione le regole sono chiare e precise.
Dieci metri quadrati per ogni ombrellone, distanza di 1,5 metri tra un lettino e l’altro nel caso di lettini senza ombrellone e pulizia frequente e regolare delle aree comuni: queste le principali misure che dovranno adottare gli operatori.
Per alcuni di loro non cambia molto perché le distanze venivano già rispettate anche prima della diffusione del virus. Sarà senz’altro necessario implementare i servizi di pulizia e sanificazione e quelli di vigilanza, ma per il resto sarà possibile godersi il mare senza rischi.
A Is Canaleddus, splendida oasi verde di nove ettari nel territorio di Quartu Sant’Elena, il relax sarà assicurato. L’area, un piccolo bosco di eucalyptus davanti al Golfo degli Angeli, potrà essere fruita dagli amanti del mare e della natura in piena sicurezza. In un luogo così ampio il distanziamento sociale sarà totalmente assicurato e i servizi resteranno di primo livello.
«Noi ci stiamo già organizzando per offrire alle persone che ci sceglieranno un’esperienza rilassante e confortevole – spiega Stefano Manunza gestore di Is Canaleddus e del punto ristoro di Mari Pintau insieme a Barbara Marongiu -. Dai primi di giugno riapriremo al pubblico in totale sicurezza».
«Ci saranno delle aree private situate ad adeguata distanza l’una dall’altra – spiega -. La maggior parte di queste si trova nella nostra oasi, all’ombra degli eucalyptus e vicino a tutti i servizi, le altre nelle nostre piattaforme di legno di fronte al mare».
«Le aree comuni, bar, ristorante, spogliatoi, bagni e docce, saranno fruibili senza alcun rischio – assicura Manunza –. Le regole di distanziamento sociale saranno rigorosamente rispettate e una persona qualificata si occuperà di pulire e sanificare costantemente gli spazi dopo ogni singolo utilizzo».
«Con l’avvento di questa fase, che coincide anche con l’inizio della bella stagione, speriamo di poter offrire ai nostri clienti ore spensierate in un luogo rilassante e immerso nella natura – conclude Stefano -. Siamo sicuri che, con il rispetto delle regole e un po’ di buon senso da parte di tutti, vivremo anche quest’anno una splendida estate. Dopo i sacrifici degli ultimi mesi ce lo meritiamo tutti, sia noi operatori sia tutti coloro che ci verranno a trovare».

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