Cagliari, il Parco di Monte Claro riapre al pubblico il 4 maggio

Sarà accessibile con l’esclusione dell’area giochi, che resterà interdetta per evitare assembramenti. Il sindaco metropolitano Truzzu: “Confidiamo nel buon senso e nella responsabilità dei cittadini”.
Cagliari, il Parco di Monte Claro riapre al pubblico il 4 maggio.
Il Parco di Monte Claro riaprirà al pubblico lunedì 4 maggio, in conformità con quanto stabilito dal DPCM del 26 aprile relativo all’inizio della fase 2 dell’emergenza Covid-19. Il polmone verde della Città metropolitana di Cagliari, situato nel capoluogo tra via Cadello e via Liguria, sarà accessibile con l’esclusione dell’area giochi, che verrà delimitata al fine di prevenire assembramenti, come sancito dal DPCM.
All’interno del parco si potrà passeggiare e svolgere attività motoria mantenendo il distanziamento previsto dalle disposizioni governative. “Gli addetti vigileranno affinché gli utenti possano usufruire dell’area in assoluta sicurezza, ma ci affidiamo soprattutto al buon senso e alla responsabilità dei cittadini”, afferma fiducioso il sindaco metropolitano e di Cagliari Paolo Truzzu.
Con l’obiettivo di tutelare al massimo la salute dei cittadini, i servizi igienici saranno puliti e sanificati più volte nell’arco della giornata. Il parco sarà aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20 e per il momento l’accesso sarà consentito esclusivamente dall’ingresso di via Cadello, dove sono presenti anche i parcheggi.
Monte Claro riapre al pubblico dopo un mese e mezzo di stop a seguito delle restrizioni introdotte a metà marzo. Durante questo periodo sono proseguiti regolarmente i lavori di manutenzione ordinaria dei 25 ettari di verde – affidati alla società in house della Città metropolitana Proservice Spa – che vanno dalla cura dell’erba dei prati alla potatura di siepi e piante. Gli addetti hanno continuato inoltre ad accudire gli animali presenti nel parco, che includono tartarughe d’acqua, oche, anatre e due cigni. La cura delle colonie feline presenti all’interno dell’area è stata invece affidata a un’associazione esterna.
Grandissima attesa in Sardegna per l’ordinanza di Solinas attesa per oggi

C'è grandissima attesa in Sardegna per l'ordinanza del governatore Christian Solinas che è già pronta e dovrebbe essere presentata oggi. Nei giorni scorsi lo stesso presidente aveva parlato di aperture anticipate, rispetto al resto d'Italia. Proviamo a vedere quali potrebbero essere gli scenari della Fase 2 isolana.
C’è grandissima attesa in Sardegna per l’ordinanza del governatore Christian Solinas che è già pronta e dovrebbe essere presentata oggi. Nei giorni scorsi lo stesso presidente aveva parlato di aperture anticipate, rispetto al resto d’Italia. Proviamo a vedere quali potrebbero essere gli scenari della Fase 2 isolana.
La Sardegna è una delle 12 istituzioni regionali, guidate dal centrodestra, che avevano inviato una lettera al premier e al presidente della Repubblica chiedendo di “normalizzare l’emergenza” e di rispettare le proprie competenze. E ora, dopo le ordinanze di Calabria, Veneto, Sicilia ed Emilia Romagna, Solinas definirà le norme per la seconda fase della pandemia.
“In Sardegna, alla luce dei dati, è possibile avviare finalmente una ripresa ordinata, prudente ma più rapida, del nostro sistema economico e produttivo, e consentire un graduale ritorno a quella nuova normalità della vita sociale tanto attesa da tutti”. Così aveva detto Solinas nei giorni scorsi, unendosi al coro dei governatori che chiedevano aperture anticipate.
Il ministro Boccia aveva risposto che a partire dal 18 maggio, sulla base all’andamento della curva dei contagi nel periodo 4-17 maggio, si sarebbe ragionato su aperture differenziate per Regione.
Vediamo quali potrebbero essere i punti significativi: alla luce del fatto che porti e aeroporti rimarranno ancora chiusi (a meno di ulteriori nuove variazioni) giusto dire che, qualsiasi cosa si decida, non si tratterà di aperture totali, come nel resto del Paese.
In ogni caso da lunedì 4 maggio dovremo trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e ripresa delle attività economiche e sociali. Aperture che, se dovessero aumentare i contagi, potrebbero ritrasformarsi in chiusure.
Si comincia dagli aspetti economici e si arriva a quelli quotidiani: posti contingentati sui mezzi pubblici, riapertura dei parchi, cibo da asporto, visite ai parenti e la corsa. La regola in ogni caso è “precauzione”, anche perché dovremo convivere ancora a lungo con virus e mascherine, guanti e distanza di sicurezza.
In attesa dei chiarimenti di Solinas, ecco che cosa cambierà sicuramente:
Affetti
Dal 4 potremo almeno rivedere le persone care. Come si è appreso da fonti di Palazzo Chigi il termine “congiunti” includerebbe «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili».
Parchi
Da lunedì si potrà passeggiare anche lontano da casa, massimo in due oppure con i bambini, mantenendo però la distanza dagli estranei. Anche la passeggiata con il cane si potrà fare non più in prossimità della propria abitazione. Le aree verdi saranno aperte e l’accesso del pubblico ai parchi e ai giardini pubblici sarà condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento e della distanza di sicurezza. Off limits però le aree gioco per i bambini.
Mezzi pubblici
La capienza dei mezzi pubblici sarà ridotta notevolmente e sui bus e sui treni potranno salire molte meno persone, così da garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Sarà sicuramente regolarizzato l’utilizzo di guanti e mascherina. Per le città, considerata la riduzione di traffico dei mezzi pubblici, per contingentare anche il traffico di auto, sono allo studio (il sindaco Truzzu lo sta facendo per Cagliari) delle soluzioni differenti legate alla mobilità elettrica.
Economia
Lunedì ricominceranno molte aziende ma i negozi, i bar e i ristoranti dovranno ancora aspettare. Qui entra in gioco l’ordinanza di oggi di Solinas, che potrebbe variare alcuni aspetti. Stessa logica per le seconde case, che potrebbero essere rese fruibili, a differenza di altre regioni. Molto dipenderà dalle scelte di Solinas che ha chiesto al Governo un metro diverso, anche e soprattutto per il regime economico differente della Sardegna.
Bagni in mare e pesca
Molto attese ovviamente le decisioni sui bagni e sulla pesca amatoriale. Fino al 3 maggio si applica l’ordinanza regionale numero 19 del 3 aprile, che proibisce di andare nelle spiagge. Sarà possibile farlo dal 4 maggio, anche per chi non abita vicino alla riva. Per andare a farsi una nuotata dunque sarà consentito anche spostarsi lontano dalla propria abitazione (verrebbe quindi sancita la possibilità di spostamento da un comune all’altro). Restano da chiarire (e qui le decisioni di Solinas saranno fondamentali) la pesca e la manutenzione e riparazione di imbarcazioni da diporto.
Chiesa
Non si torna, per ora, a celebrare le messe, ma è consentito il funerale in chiesa, con l’applicazione di regole stringenti e un numero massimo di partecipanti di 15 persone.

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