Amor vincit omnia. Eleonora e Davide oggi sposi nonostante le restrizioni: succede a Tertenia

Le nozze sono state celebrate a Tertenia nella sala consiliare del Comune
A suggellare il patto matrimoniale tra i due giovani innamorati, il sindaco di Tertenia Giulio Murgia.
«Si sarebbero dovuti sposare in Chiesa – spiegano gli amici, emozionatissimi – ma purtroppo non è stato possibile. Hanno deciso comunque di unirsi civilmente, anche per dare un segnale positivo in questo particolare periodo».
A festeggiare i novelli sposi il loro stupendo bimbo di 10 mesi, Thiago, in attesa di poter fare una grande festa con amici e parenti quando questo periodo difficile conoscerà finalmente la fine. Tantissimi auguri a questi sposi coraggiosi e bellissimi da parte della nostra redazione!

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(Video) “Bella Ciao” si canta anche in sardo, ecco la versione in limba

“Bella Ciao” è da sempre considerata l'inno dei partigiani al di là della sua vera origine, e ogni 25 Aprile viene cantata in tutte le celebrazioni che ricordano la Resistenza la Liberazione dal nazifascismo. Esiste una bellissima versione di “Bella Ciao” in sardo, eccola
In Sardegna oggi si svolgono numerose iniziative per ricordare il 75esimo anniversario della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo. Tante proposte tutte condizionate dall’emergenza Covid e organizzate nel rispetto delle misure di contenimento.
L’Anpi ha lanciato un flash mob e questo pomeriggio invita tutti gli italiani a intonare dalle 15 dai propri balconi “Bella Ciao” , la canzone che da sempre viene considerata l’inno dei partigiani.
Esiste anche una versione in sardo tradotta da Franco Boi e con le musiche di Ennio Santariello, la versione in limba è dedicata a Dario Dario Porcheddu un militare della Finanza nato a Cabras nel 1922 che fu inviato in Jugoslavia e, dopo l’8 settembre, si unì ai partigiani slavi. Porcheddu è morto a Cagliari nel 2009.
Tra le numerose iniziative anche quella dell’Issasco, l’Istituto sardo per l’antifascismo e la società contemporanea, che oggi ricorderà la figura di Giaime Pintor. Al comando di un piccolo gruppo di soldati che avrebbe dovuto raggiungere i compagni partigiani nel Lazio, Pintor, morì a Castelnuovo nel ’43 a soli 24 anni dilaniato da una mina.
Qualche giorno prima di morire scrisse una lettera al fratello Luigi nella quale spiegava perché era necessario aderire alla Resistenza. Oggi sarà trasmesso nella pagina Facebook Issaco il video di un reading per ricordare il giovane giornalista e intellettuale di origine sarda: 12 sardi leggeranno quella lettera.

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