(FOTO E VIDEO) Coronavirus, testimonianza di una sarda a Milano: “Market presi d’assalto, sembra l’apocalisse”

Giovanna Olita, 30enne sarda residente a Milano, ci ha inviato queste foto che testimoniano la razzìa di prodotti da parte di centinaia di consumatori in un supermercato del capoluogo lombardo.
Scaffali vuoti e carrelli pieni: questo il “film” andato in scena ieri nei supermercati di Milano dopo il diffondersi del Coronavirus in Lombardia e Veneto.
Giovanna Olita, 30enne sarda residente a Milano, ci ha inviato queste foto che testimoniano la razzìa di prodotti da parte di centinaia di consumatori in un supermercato del capoluogo lombardo.
Com’è la situazione a Milano? «Io sono abbastanza tranquilla – racconta – ma quello che ho visto ieri al supermercato mi ha colpito molto. Già dal parcheggio sotterraneo, strapieno, si riusciva a percepire la situazione. La gente usciva dal supermercato con i carrelli strapieni, almeno due a famiglia, uno con le scorte d’acqua e uno con le scorte di alimentari. Ho visto persone con dieci pacchi di biscotti, dieci di conserve di pomodoro e via dicendo».
«Arrivati al market – prosegue Giovanna – abbiamo notato gli scaffali vuoti, quelli della frutta completamente ripuliti e quelli delle offerte addirittura rimossi. A un certo punto ho sentito i capimagazzino che si domandavano tra loro come avrebbero affrontato i giorni successivi visto che le scorte erano tutte finite».
«Non ho mai visto così tanta gente in un supermercato – spiega la 30enne cagliaritana -. Due scene in particolare mi hanno colpito. Una famiglia composta da marito, moglie e figlio con tre carrelli stracolmi di roba, ma soprattutto un litigio avvenuto in cassa. Una donna coperta con sciarpa e guanti stava sistemando la spesa nel nastro quando una ragazzina per velocizzare l’operazione ha iniziato ad aiutarla. La donna si è girata e le ha intimato di non toccare la sua roba. Era evidente la sua preoccupazione nel vedere una persona estranea, senza guanti o protezioni, che toccava la merce che stava per pagare e portarsi a casa».
Com’è la situazione in città? «Io lavoro in un negozio di zona Duomo – racconta -. Nei giorni scorsi non abbiamo avuto ricadute, abbiamo lavorato regolarmente. Oggi non sono andata a lavoro quindi non ho avuto modo di vedere la situazione. So che è tutto chiuso, dal Duomo ai teatri, cinema, musei, scuole, università palestre. Tutto tranne supermercati e centri commerciali, cosa un po’ strana perché con questi affollamenti possono davvero diventare un covo per il contagio. È tutto molto strano. Non ho preso la metro, ma alcuni amici mi hanno detto che era molto vuota e c’erano solo poche persone con le mascherine. La gente è molto preoccupata, e tutte le notizie che si leggono tra tv, social, radio ed altri mezzi di comunicazione non aiutare a contenere l’effetto “psicosi”. Staremo a vedere nei prossimi giorni».

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