Matera conferisce la cittadinanza onoraria al jazzista sardo Paolo Fresu
La città capitale europea della Cultura 2020 Matera ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria al trombettista Paolo Fresu che ha commentato emozionato sui social: «Matera Città dell’anima. Un sottile filo materico lega la Basilicata alla Sardegna. Questo è la pietra che forgia luoghi, uomini e cose attraverso cui decifrare la storia dell’uomo scoprendone assonanze antropologiche e poetiche».
La città capitale europea della Cultura 2020 Matera ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria al trombettista Paolo Fresu.
«Musicista e compositore che si è distinto nel panorama musicale del jazz, operando contaminazioni con diversi generi musicali, molto legato alla città di Matera ed a progetti sviluppati con la partecipazione di giovani musicisti lucani, sulla scena musicale e creativa materana»: questa la motivazione scritta nero su bianco nella delibera comunale della città lucana.
Il riconoscimento è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Matera nell’auditorium Gervasio, dove poi si è esibito il musicista sardo.
Lo stesso Fresu ha ringraziato su Facebook il Comune di Matera con delle bellissime parole «Matera Città dell’anima. Un sottile filo materico lega la Basilicata alla Sardegna. Questo è la pietra che forgia luoghi, uomini e cose attraverso cui decifrare la storia dell’uomo scoprendone assonanze antropologiche e poetiche. È una trama che tesse e nel medesimo tempo scolpisce, svelando un’armonia morfologica che è da leggere nel costrutto di un magnificente ordito. A testimoniare un lirismo mediterraneo che affonda le sue radici nel centro del mondo quando questo era solo un pertugio e una via di stelle. Quello con Matera è stato per me e per noi del Quintetto Italiano un intimo dialogo che dura da 33 anni e che restituisce alla pietra il suo ancestrale significato grazie alla musica. Sono fiero di essere cittadino onorario di una città che affonda le sue origini nell’anima. Grazie a Luigi Esposito, alla grande famiglia Onyx Jazz Club Matera, al Sindaco, agli amministratori e a tutti gli amici materani. Grazie a chi allora c’era e ora ci guarda dall’alto. Grazie a Roberto Cipelli, Tino Tracanna, Attilio Zanchi e Ettore Fioravanti – Musician, compagni di viaggio da sempre».
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