Brotzu da record: sei organi trapiantati in due giorni
Azienda Ospedaliera Brotzu: due fegati e quattro reni trapiantati in soli due giorni
Azienda Ospedaliera Brotzu: due giorni e sei trapianti effettuati.
“Tra domenica 19 gennaio e lunedì 20 sono stati trapiantati due fegati e 4 reni, in una due giorni che ha visto impegnati almeno 50 professionisti tra chirurghi, anestesisti, infermieri di sala operatoria oltre a tutto il personale che si occupa del coordinamento”, si legge sul profilo Facebook dell’AO Brotzu.
“I trapianti di fegato sono stati eseguito dall’equipe del Dottor Fausto Zamboni direttore della S.C. Chirurgia Generale e dei trapianti, mentre i reni sono stati trapiantati dall’équipe della S.C. di Urologia, trapianto renale e Chirurgia Robotica diretta dal Dottor Mauro Frongia”.
“L’Azienda, scrivono in conclusione, ringrazia le équipes per il loro impegno e professionalità e rivolge un doveroso ringraziamento ai donatori e alle loro famiglie senza le quali nessun trapianto potrebbe avvenire”.
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Brotzu: i primi trapianti di rene del 2020 hanno la firma di un team di donne
Grazie agli organi prelevati da una donatrice a Sassari è stato possibile effettuare due trapianti di rene: gli interventi, svoltisi qualche giorno fa, sono stati quasi tutti al femminile
Il 2020 all’ospedale Brotzu di Cagliari è iniziato sotto il segno della generosità tutta al femminile. Come riportato nella pagina Facebook dell’Azienda Ospedaliera, grazie agli organi prelevati da una donatrice a Sassari è stato possibile effettuare due trapianti di rene presso la S.C. di Urologia, Chirurgia robotica e trapianto renale.
“Ogni trapianto in sé, continuano sulla pagina social, rappresenta un piccolo miracolo perché nasce da un momento drammatico e doloroso che però si trasforma in ripartenza e nuova vita. Ma i due trapianti effettuati al Brotzu tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio hanno un’ulteriore singolarità: sono stati interventi quasi tutti al femminile”.
La donatrice, come scritto, è una donna così come sono donne le pazienti che erano in lista d’attesa e che adesso possono tornare ad una vita normale grazie agli organi ricevuti. “Anche le équipes chirurgiche erano composte in maggior parte da donne a dimostrare la grande professionalità ed il ruolo ricoperto dalle donne anche nelle discipline chirurgiche”.
Si tratta dei primi trapianti in Sardegna nel 2020: “Come sempre, concludono, occorre ricordare come il trapianto sia sempre reso possibile dalla generosità di un donatore e dei suoi famigliari ai quali vanno i nostri ringraziamenti più sentiti”.
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